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Storia da blog – La luce – 4^ puntata

 È l’una di notte. Il monitor del computer è la sola fonte di luce nella stanza a parte la luna, che filtra dalle persiane. Già la luna. Da quanto tempo non la vede? Da quanto tempo non leva più lo sguardo al cielo per osservarla? Questo si chiede Robert ricordando di colpo le lunghe sere d’estate trascorse con Francesca in riva al mare a parlare, a guardare il cielo, le stelle, la luna. Basta poco per riaccendere la dolce memoria, un elemento naturale, un debole filo di luce lunare e la porta del tempo si riapre e ricordi l’amore.

Se sei innamorato guardi sempre le stelle e la luna, cerchi continuamente il cielo.  Di giorno e di notte, sei in contatto con l’universo e lo sguardo si perde all’orizzonte, s’invola nell’immensità della vita, varca le porte del paradiso. I tuoi pensieri colgono il senso profondo delle cose, dei fatti, del tempo.

Il tempo. Robert guarda ora il suo orologio da polso, abbandonato sulla scrivania in un angolo, tra instabili pile di libri. Da molti mesi, ormai, non lo indossa più. La puntualità non ha più senso per lui. Nella sua vita non ci sono più appuntamenti da rispettare a parte quelli di lavoro, regolarmente rinviati, ignorati, rimossi nello stesso atto di assumerli. E’ come se il tempo si fosse fermato.

Continua nel Blog Manuale di Mari

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