Al giardino degli aranci

Aria dolce del mattino
di un giorno d’ottobre!
Sole quieto immerso in un mare d’azzurro!
Il fiume scorre lento come il tempo che fu!
I colli si estendono al cielo,
guglie e torri come steli di campo.
Le chiome degli olmi sono corana regale!
La dolce brezza del Nord avvolge il tutto come un pacco
regalo!
Io son quì con la tua voce nel cuore
le tue parole sono impresse in una scatola elettronica.
Due uomini d’arme passano sotto di me sui loro bianchi
destrieri!
Alcune botticelle, battono il selciato con il ritmo del
tempo passato!
Sto dipingendo un quadro con i pennelli degli occhi e sto
imprimendo su un bianco prato con neri caratteri,  il fuoco
che mi pervade, per dedicare a te mia Musa,
tutte le mie emozioni di questo momento;
la vita è passata di quì
amori qui’ son nati
ma mai son essi finiti
di qui il cuore si apre a teneri pensieri
di quì la vita sorge dalla placenta dell’oblio.,
di qui ci si erge per la conquista del proprio essere,
solo da qui!

Robizio

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