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La vita, inquieta melodia.
La ascolto, è come un tango di Astor Piazzolla, libertango.
Scatti veloci, turbinii e violini che tremano. Insolito gioco di sguardi, mani che si sfiorano prima di perdersi, in una conflittuosa danza. Vertiginosa la musica sale, e rincorre sospiri che si muovono in uomini e donne, che sembra stiano fuggendo a destini che li incatenano, e che li rendono seppur liberi e franchi. Si infrangono sussulti brevi e ritmati di gioia, su amare e languide arie, e si mescolano riaffiorando dentro a memorie di sogni inespressi. E effluvi di giorni, di pioggia fresca che lascia sentore di malinconia quando il sole riscalda, e soffi dolorosi, e sbuffi di pianto inaspettati e temuti. E poi ancora un altro passo di danza, e la musica cresce e continua. Tutto, velocemente, passa e se ne va cadendo in dimenticatoi aperti al cuore, che una nota rende attuali. E vivono angeli senza ali, rincorrendo se stessi di fronte al vago specchio d’un viso, si feriscono, precipitano, gemono in silenzio. Si rialzano e muoiono in nuove passioni, rapiti dal fascinoso impulso dell’irragionevolezza e da frangenti strappati a monotone tranquillità, figlie d’apparente sicurezza e quiete, che poi implode in rari e urtanti attimi di verità selvatica e pura.
Ogni istante vissuto è un brivido a briglia sciolta che scivola inaspettato senza sosta, esplodendo in un sorriso.
Ed il violino avanza pizzicato da mani esperte, e guida le movenze di chi non crede più a niente che non sia garante di un briciolo di sicurezza e concretezza, e dimentica l’istinto d’un desiderio ardente, o la luce di una sbirciata di vera vita.
E la melodia va, si snoda in contraddizioni feroci ma belle in modo eclatante, senza mezze misure, senza regole o linee di confine, senza tentennamenti. Come un purosangue nero in corsa libera, continua il suo moto questo seducente tango, allegro malinconico, inebriante, ledendo sottilmente la superficie dell’anima , come le spine di una rosa meravigliosa e scarlatta, feriscono la mano insolente e incurante di chi vuol coglierla rapito da un inebriante profumo.
Adesso tango. Adesso vita.
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