Profumi, magie e Verismo – Romantico

Cara StregaLunare (*), tu scrivi: “Mi è arrivato il libro oggi. Voi non mi crederete, non ha il solito profumo cartaceo, ma profuma di una delicata fragranza… Una vera magia!”
Cara StregaLunare, io credo alle magie… Qualcun altro ci crede? Avvengono quando meno te lo aspetti: di giorno, di notte, quando piove, o quando c’è il sole… Quando le nuvole vestite dei colori dell’arcobaleno, vagano leggiadre nel cielo e si guardano, occhieggiano, spumeggiano… E si muovono eleganti spinte dal soffio del vento.
Magia è anche ritrovarsi qui, in questo Blog e scrivere, dialogare, leggere poesie e racconti bellissimi, ascoltare la musica.

Grazie Robert per questo bel giardino che tu curi con dedizione e amore, offrendoci la possibilità di venire qui, dove nascono sempre nuovi fiori della poesia del cuore, con i versi e le immagini più belle. Grazie per aver dato la possibilità anche a nuovi autori di poter entrare a far parte di questa “bella e straordinaria Casa della poesia”.
Un tempo i poeti e gli scrittori si potevano riunire soltanti nei tradizionali salotti letterari come “Le Giubbe Rosse” di Firenze ed altri. Fu lì che Mario Luzi insieme ad altri amici teneva in vita “L’ermetismo”. Adesso, invece ci possiamo ritrovare qui, nel web, in questa casa, in questo salotto meraviglioso di “Poesia quando essa attinge più che mai dalla vita stessa per divenire Letteratura e vestirsi di Lei, proprio come fanno le nuvole in cielo con i colori leggiadri e soffusi dell’etere.
Un salotto bellissimo di musica e poesia che definirei, oggi, all’inizio del terzo millennio, “Real – Romanticismo”, o “Verismo – Romantico”, una nuova corrente letteraria che tende a ripristinare i valori perduti e che riporta l’essere umano e il suo sentire al centro dell’”umana vicenda” nel viaggio della vita.
Abituata a scrivere solo sulla carta e a divulgare le mie opere solo nel modo tradizionale della stampa italiana, è un’esperienza straordinaria per me, quella del web, come lo sarà per tanti scrittori che ancora non scrivono abbastanza su internet. Chi più di internet può rappresentare la parola? Grazie anche al web è possibile far conoscere di più le nostre opere, i nostri pensieri ed anche i nostri libri, scambiarci opinioni e commentare direttamente le opere di altri autori.

Ancora grazie Robert

Nicla Morletti

***

(*) L’articolo che leggete è un commento lasciato da Nicla Morletti in un mio precedente post ma diventa qui un ottimo spunto di discussione per tutti i lettori e gli autori del Blog degli Autori. Aspetto i vostri commenti.

85 Commenti

  1. Penso di aver perso molto in qst mesi lontani da qst giardino.
    Ho letto un po’ i vostri commenti e nn penso che possa aggiugere altro alle vostre meravigliose parole.
    Ho scritto sempre facendo parlare il cuore facendomi cullare dalla musica e perdonate non mi sono mai chiesta se rientravo in una nuova corrente letteraria, sono troppo umile per pensare con tale prospettiva, però una cosa è certa internet mi ha dato la possibilità di lasciare in qst mondo virtuale parti di me destinate ad un anonimo quaderno.
    Grazie a te cara Nicla e a te Robert

  2. Cara Nicla, vedo che la discussione sul verismo romantico sta dando buoni frutti e che il sasso che hai lanciato sta producendo infiniti cerchi sulla superficie dello stagno. Spesso, alla sera, entro nel Blog degli Autori e leggo poesie e racconti, e ogni volta mi sorprendo a leggere poesie e prose così belle. Così mi addormento con immagini bellissime negli occhi e versi sublimi nel cuore, certo di aver trascorso un’ottima serata e di aver imparato qualcosa da queste letture. Lo stesso fatto di trovarci tutti insieme in quest’ isola di amore e di poesia, pur vivendo in un mondo oscuro e terribile, non è meraviglioso? E allora è questa forse la vera realtà in cui viviamo, è il verismo romantico il vento che ci dona la speranza di un mondo migliore e ci rende tutti noi protagonisti del suo impetuoso soffio. Colgo l’occasione per inviare a te, Cara Nicla, a Robert e a tutti gli amici del Blog degli Autori i miei migliori auguri per
    un fantastico 2008, Lenio.

  3. Prima di tutto un caro saluto a Nicla (spero che la confidenza non la disturbi) voglio ringraziarla per la sua risposta molto corroborante.
    La questione del “Verismo romantico” va approfondita e divulgata nelle riviste specializzate e non.
    Non catalogare altrimenti si ricade nella burocratizzazione (non è una parolaccia ma quasi), in strette vesti che andrebbero bene solo che ad alcuni e non a tutti. Tra poco è Natale, che è una festa di Pace, pertanto auguro a tutti Voi, che leggete, una serena festa.
    Mi diletto anche a coltivare creature vegetali, compatibilmente con la pochezza degli spazi in città, e a tal proposito ultimamente sono allietato dalla nascita di alcune piante di ciclamino ( quei ciclamini che si trovano dal fioraio, durano una stagione e poi si gettano). Dovreste vedere come sono carine quelle minuscole foglioline indifese ( Un millimetro circa) spero di riuscire ad allevarle fino alla fioritura.

  4. Caro Animus, giuste molte cose che scrivi. Io sono più ottimista riguardo al web. Ho visitato il tuo e ho letto: “Lo spirito delle cose e l’anima del mondo”. Interessantissimo. Perché dici che Sapienza è altrove e non sul web? La si può trovare anche qui. Io, ad esempio, leggendo il tuo blog, ho letto cose che mi interessano da sempre e in un attimo, senza cercare chissà dove, si è aperta una nuova finestra. La conoscenza è disseminata ovunque, basta saperla cercare e riconoscere senza farsi trarre in inganno.
    Una corrente letteraria è alimentata da continui confronti critici dei testi, dici. Leggo migliaia di opere di autori all’anno, Animus, per lavoro, ovviamente. Lo faccio anche per passione e con passione. Di Verismo-Romantico non ne ho parlato solo io. Ci sono stati altri autori e critici prima di me, fuori dal web, poco tempo fa, a parlare di questa corrente. Io sono approdata al web con il Concorso di Emozioni ed entrare qui, per me è stato un enorme bagaglio di conoscenza ed esperienza. Sul web non c’è che da scegliere. Persino Wikipedia, la famosa enciclopedia è un’opera di immensa conoscenza…
    “Sapienza è altrove”, scrivi… Raccogliamola noi, qui, Animus, sempre di più, facciamo di questo luogo un luogo di grande conoscenza. Lo è già, Animus, dal momento che in tantissimi, veniamo qui, leggiamo, ci confrontiamo, vagliamo, facciamo poesia. Già, la Poesia, la più alta forma di conoscenza… La Purezza del cuore. Anzi, adesso a pensarci meglio, ricollegherei il tutto alle parole lette proprio nel tuo Blog: “Lo spirito delle cose e l’anima del mondo, ovvero la Poesia.”

    Nicla Morletti

  5. Certo, Nicla, anch’io guardo alla positività del web; su tutte, la possibilità di avviare e coltivare luoghi (come questo) preziosi nel loro essere fonte di contatti a volte non superficiali. Tuttavia, dal mio punto di vista continuo a notare che internet è sostanzialmente mezzo per far conoscere l’opera propria e conoscere quella altrui come qualcosa di finito, di realizzato. Apprezzabile o no, in ogni caso “incapace” di insegnamento.
    In altre parole, non è un mezzo che offra strumenti adeguati di conoscenza critica dell’opera. Non è qualcosa che riguarda il mezzo in sé, ovviamente, è qualcosa che riguarda un’incapacità strisciante tra la stragrande maggioranza delle persone che lo usano. Poi, che questo sia positivo o negativo è altro discorso.
    In quest’ottica, tra l’altro non vedo nemmeno come si possa parlare di una nuova corrente. Personalmente ritengo che una corrente sia formata da molto, molto più di cento o mille o diecimila persone che scrivono più o meno seguendo direzioni comuni, nello svolgimento del proprio personale “sentire”. Una corrente è alimentata da serrati e continui confronti critici dei testi, da un comune studio consapevole del passato che ci si lascia alle spalle, dalla condivisione di prospettive linguistiche, tematiche, ecc. ecc.
    Non so quante persone che scrivono abitualmente nel web siano disposte a coltivare tutto questo. Ben poche, temo. Le emozioni interiori si sono sempre espresse in un’infinità di modi diversi e continuerà ad essere così, internet è un altro mezzo che si aggiunge agli altri. Ma la sapienza, a mio parere, è altrove.
    Francesco

  6. Cari compagni di questo splendido blog, che dire, ogni volta scrivere in questo angolo di paradiso, fatto di parole e sentimenti, è come estraniarsi davvero dalla realtà, per poi riallacciarsi ad essa, cantando e raccontanto la straordinarietà della vita..

    Ne approfitto per complimentarmi con il caro Robert, e per dire che anche a mio parere è molto interessante affrontare un argomento come quello della corrente letteraria. Quanto al suo nome, “Verismo-Romantico” mi sembra molto appropriato.

  7. Cara Nicla leggo con piacere molte opere di tanti autori anche più giovani di me e devo dire che internet sta aiutando tanti di noi a trasmettere con le loro opere proposte tante emozioni
    Quanta bellezza di poesie dove le emozioni vere e sentite degli scrittori vengono fuori
    Mi piace e trovo molto esatto il termine”Verismo romantico”
    complimenti a tutti e sopratutto al blog degli autori
    Tanti saluti

  8. Un caro saluto a Giusy per le sue splendide parole, a Luciana, che come me, si è commuove nel rileggere ciò che ha scritto, liberando e trasmettendo così, allo stesso tempo, le emozioni.
    Un affettuoso saluto a Renato che ci descrive questo salotto come un parco alberato con piante profumate.
    Anche io lo immagino così: se chiudo gli occhi vedo rose, giacinti, gelsomini e altre piante di una rara bellezza. MA la cosa ancora più bella è che emanano un profomo soave che si espande sempre di più nella blogosfera.
    Caro Renato, quando scrivi ciò che ti detta il cuore, sei sulla strada giusta. Segui solo il tuo cuore, nelle pulsioni e nella vita. E tutto ciò che uscirà dalla tua penna sarà molto apprezzato anche dagli altri.
    Parlare e scrivere d’amore è cosa divina. L’amore è sempre vero.

    Nicla Morletti

  9. Cara NICLA questo bellissimo salotto, chè mi figuro in un parco alberato e con piante profumate, mi piace e ti ringrazio di avermi citato quale parte integrante.
    Non ho molto tempo per dedicarmi alla mia nuova occupazione scrivere romantico, ovvero poesie e racconti favolistici, ma a volte riesco a ritagliare qualche “Delta time” per commentare. Di tutti questi commenti precedenti ne ho letti una minima parte (forse trenta, domani li copio e poi cerco di leggerli).
    Non mi vergogno di scrivere d’Amore perchè Amo intensamente. Un pò di vergogna, a scriverne, è che la persona Musa ispiratrice non è, per le ristrette menti borghesi, quella giusta ed anche Lei non si sottrae a questo pensiero, l’altro fatto è che uno scrive ma non sa se va per la giusta strada, o se va per strada!!

  10. Colgo lo spunto dalle parole incoraggianti di Nicla circa la scrittura come emozione allo stato puro che sgorga dal cuore di getto e si traduce in prodotto finito, vale a dire novella, racconto, poesia da ritoccare dopo essere stata a decantare. Anch’io scrivo di getto, la maggior parte delle volte mi commuovo e piango e resto lì, per un po’ di tempo, quasi sfinita e rattristata come per qualcosa che davvero mi é capitata. Pensavo che fosse frutto della mia forte empatia per il dolore altrui e che fosse una mia debolezza. Mi è capitato non ultimo due giorni fa, quando ho scritto un racconto che era stato meditato molto prima e ne è venuto fuori l’intreccio tra tre storie diverse, ispirate a sensazioni realmente provate di fronte a persone vere. E’ scaturita, di getto, una storia un po’ diversa dalla prima pensata, ma più ricca e meglio delineata. Ho pianto, perchè mi ci sentivo dentro fino in fondo. Per un verso ero io, per un altro le persone che mi avevano ispirata, e, per ultimo, le mie paure fatte persona. Grazie Nicla e tutti voi per mettere a nudo dubbi e tecniche di scrittura.
    Lucia Sallustio

  11. Credo che sin dai tempi più remoti l’uomo abbia avvertito il bisogno di esternare, comunicare, condividere quell’esplosione di voci interiori che a volte diventa prepotentemente bisognosa di “urlare” al mondo intero perchè troppo intensa per rimanere contenuta nell’anima di un solo individuo. Tutto ciò si traduce in uno scambio, oggi nell’era del web, come già detto, molto più semplificato, che consente di confrontarsi e di crescere insieme in questo cammino, non senza difficoltà. Sono grata a Manuale di Mari che offre spunti di riflessione interessanti come questo, e a Nicla che con la sua attenta partecipazione apre a tutti noi nuovi orizzonti. Verismo romantico mi sembra proprio una definizione perfetta, in quanto ingloba gli aspetti della realtà visti con gli occhi del cuore, in un ardente desiderio di rinascita e rivalorizzazione di tutti gli aspetti interiori dell’uomo.
    E a chi se non al cuore di chi scrive si può affidare una missione così ardua, in un mondo che corre e corre senza sapere nemmeno dove va…..Grazie a tutti voi
    Giusy Maugeri

  12. Animus, internet, è vero, è senza dubbio un formidabile mezzo di comunicazione. Nascono a migliaia e migliaia i siti e i blog, tu dici. Dobbiamo guardare anche alla positività di questo fenomeno. Forse l’uomo ha da troppo tempo soffocato il suo vero “sé”, ciò che giaceva sepolto dentro la propria anima e forse anche la vera poesia del cuore. Internet ha rappresentato e rappresenta in un certo senso “La libertà” delle pulsioni del cuore. E’ necessario incanalare quelle giuste e dirottarle verso il mare della conoscenza attraverso fiumi e rigagnoli di sapienza. Allora il web può veramente essere portatore della verità. In Letteratura ad esempio, una Sede come questa del Blog degli Autori, è il massimo che si può ottenere in quanto a conoscenza, informazione, diffusione delle opere letterarie volte ad elevare lo spirito dell’uomo. Un luogo dove si fa seriamente letteratura e dove si parla con cognizione di causa dello scrivere e del suo fine. Ne è un esempio questo interessante e costruttivo dibattito.
    La poesia contemporanea, secondo me, sta mutando. Le emozioni stanno venendo fuori sempre più, si leggono tra i versi. Ecco perché ho parlato di Verismo – Romantico. La maggior parte sono emozioni allo stato puro, salvo qualche eccezione. E forse il web ha facilitato molto questa esplosione dei “sentimenti”, sia che si tratti di dolore o gioia, d’amarezza o malinconia. L’amore è il sentimento più forte, si avverte sempre di più nelle opere contemporanee, anche quando si tratti di un grido disperato di angoscia. Anche la negazione apparente in poesia dell’amore è la sua ricerca più disperata.
    La tecnica esasperata senza dubbio sciupa i contenuti, ne cancella la magia. Contenuto e forma stanno a braccetto, non c’è dubbio. Meglio scrivere però tutto di getto, come detta la voce del cuore. E ritoccare dopo. Quel tanto che basta per dare una voce e un suono a ciò che abbiamo scritto. Ma certe volte, quando ciò che scriviamo è vera poesia, la musica delle parole si fonde con quella del cuore.
    Scrivere è un atto d’amore.

    Nicla Morletti

  13. Ottimo l’intervento di Valeria Marzoli Clemente. Bello incontrarsi qui,in questa straordinaria Casa della Poesia. Siamo già in tanti, in così breve tempo a commentare e scambiarci opinioni su questo immenso dono che è il desiderio di scrivere e di comunicare con il mondo. Ed è straordinario essere qui tutti insieme. Noi qui per primi, scrittori e poeti, ad esserci riconosciuti in un movimento del cuore e dell’anima e della Verità della vita. Noi, scrittori, paladini e portavoce di questo movimento che ho definito, che abbiamo poi definito insieme: Verismo – Romantico del terzo millennio.

    Nicla Morletti

  14. Valeria, in questa straordinaria Casa della Poesia, noi possiamo dialogare, scrivere, riflettere, confrontarci e costruire un ponte tra Noi e l’Universo. Siamo gli scrittori del terzo millennio. Come emblema abbiamo una bandiera dove a caratteri di fuoco è scritto: “Siamo veri, fino in fondo, con la nostra gioia, con il nostro dolore, con la nostra attesa e la nostra malinconia.” Così siamo veri e profondi, e ci commuoviamo di fronte a un tramonto, guardando negli occhi dei bambini, dei poveri, degli afflitti, dei bisognosi… E imprimiamo il tutto sulla carta, su un blog, in modo che il nostro linguaggio non vada perduto per sempre.
    Verismo – Romantico.

    Nicla Morletti

  15. Forse questa sera, sto scrivendo troppo, ma è bello comunicare con Voi e le cose da rire sono tante.

    Korus, leggo molto volentieri in questo luogo di bellezza e letteratura il tuo ultimo intervento.
    Bellissima la frase: “L’amore è sempre vero”. Ottima la tua concezione dello scrivere. Tu dici: “E’ un modo tutto mio, personale di mettere in ordine dentro di me”.
    La poesia porta luce dove c’è ombra, dà vita alle emozioni. E non c’ è niente di più bello e di più vero nella scrittura e prima di tutto in noi, nel dare vita alle emozioni e agli spazi del cuore nel cammino arduo della vita. Se qualcuno di noi ha provato il desiderio di piangere mentre stava scrivendo qualcosa, ha raggiunto lo scopo: quello di farsi leggere e soprattutto quello di essere riuscito a leggere nel proprio cuore. E la metamorfosi è avvenuta: il bruco si è trasformato in farfalla. Ha le ali, è bellissima, può volare. E’ libera…
    Nell’amore e nella sofferenza le emozioni ci accomunamo, giustissimo, Korus. Verismo – Romantico.

    Nicla Morletti

  16. Ho letto con attenzione gli ottimi interventi sul tema “Verismo – Romantico”. Se siamo così in tanti a parlarne, in questa straordinaria Sede, significa che ho colto nel segno, che abbiamo colto nel segno.

    Il “Romanticismo” non è morto, come giustamente scrive Samyr74. E non morirà mai, perché vive nell’uomo. Si cela tra le azioni quotidiane, nelle pulsioni del cuore, tra l’anima e il mondo, insieme alla verità della vita e dell’essere. Il Romanticismo aleggia nelle alte cime dei monti della nostra anima, tra le onde dei desideri, in un bosco d’autunno dalla malinconica dolcezza che scioglie il cuore… Fissare il tutto sulla carta o tramite il web, (non importa il mezzo con cui lo si fa), è straordinario.

    Nicla Morletti

  17. Stregalunare, è bello ciò che hai scritto: in poche righe è nato un racconto del cuore così dolcemente vero e romantico: “Ricordo ancora le prime parole che ho scritto su un cartoncino per la festa della mamma…” Un esempio del bello scrivere e prima di tutto del “sentire” in questo alone di Verismo – Romantico.
    Nicla Morletti

  18. Bello l’intervento di Violet: è necessario ripristinare i valori. Il compito è anche e soprattutto nelle mani di chi fa cultura, di chi scrive. Dobbiamo inviare messaggi d’amore all’umanità che ci ascolta. Più gli ideali sono alti, più i messaggi trasmessi toccano i cuori.
    Sì, è l’amore l’immensa aria che ci fa respirare a pieni polmoni e che ci fa gioire del sole, della luna, di un volo di gabbiani, delle stagioni della vita…

    Nicla Morletti

  19. Luciana, sono perfettamente d’accordo con te: la letteratura ha una funzione sociale. E’ la vita stessa dell’essere pensante a divenire Letteratura e deve essere pulita, trasparente, autentica, capace di far sprigionare una grande forza: quella della vera poesia e delle emozioni del cuore.

    Nicla Morletti

  20. Questo spazio da la possibilità alle parole di uscire dal cuore e fissarsi su carta….io credo nei sentimenti e credo alle parole scritte per amore….studiare l’evoluzione di questi sentimenti attraverso quello che si scrive è interessante.
    Ho notato con piacere che il romanticismo non è morto, è ancora in auge ma si accompagna a questa nostra realtà moderna e ci si sposa a pennello mantendo quel candore lunare che solo la poesia puo’ dare.
    Grazie Robert per questi spazi.

  21. Chiedo venia a Nicla se rispondo in ritardo…
    Ho letto un po’ tutti i commenti che si sono susseguiti alla tua e, o per la stanchezza o per la mia ottusità mi sembra che molti hanno deviato da quello che tu volevi dire.
    Quoto con te: l’amore è sempre vero… Sia quello scaturito da un ideale platonico che quello reale e tangibile.
    e allora ecco il tuo “verismo-romantico”…
    Quanto allo scrivere ed al senso dello scrivere io ho una concezione tardo-romantica su quello che è il ruolo della poesia per me.
    Essa non è altro che un modo tutto mio, personale, di mettere ordine dentro di me. Lì dove manca la luce… dove mi sento in apnea… dove mi ritrovo a brancolare come dentro un labirinto. In quel punto del mio cuore e della mia mente in cui non trovo vie di fuga la poesia si presenta come una piccola lucciola, come quel filo di Arianna che mi riporta alla coscienza di me stessa e mi permette, scrutandomi, di rimettere a posto il puzzle del mio essere…
    Questo è “verismo”… questo è il senso “romantico” del fare poesia.
    Che poi altri mi leggano e dicano… “però mi ha emozionato”, allora è per me un momento di gioia perché in quel momento si realizza tra me e il lettore quella comunicazione di pensiero, quell’empatia che porta l’ uno a dire “Mi hai tolto le parole di bocca” mentre io rispondo “non siamo soli. Nell’amore e nella sofferenza le emozioni ci accomunano”.

  22. Grazie di cuore per avermi invitato a questa discussione ricca di spunti di riflessione. Sono davvero tanti, ci vorrebbero ore e ore per esprimere un’opinione su tutti. Mi limito a postare un paio di considerazioni sugli argomenti che mi hanno colpito maggiormente:
    – internet è un formidabile mezzo di comunicazione, ma è soprattutto un mezzo che offre una “vetrina”. Questo è il suo aspetto giustamente sfruttato un po’ da tutti, compresi gli amanti della scrittura. Che poi si vada anche oltre e si abbia voglia di interagire, partecipando anche alle “vetrine altrui” e facendo nascere così scambi davvero proficui, è altro discorso. Navigo in rete da un paio d’anni o poco più e ho l’impressione che si sia ormai innescato un fenomeno di frammentazione sempre più accentuato, ormai inarrestabile. Anche solo limitandosi a siti, blog, mailing list, dedicati alla scrittura, sono ormai migliaia e migliaia e crescono a ritmo vertiginoso. La “dispersione” della scrittura e delle energie credo sia inevitabile, in questa moltiplicazione esponenziale di spazi virtuali;
    – a proposito di “tecnica esasperata” in parte della poesia contemporanea che sembra soffocare le emozioni (che ovviamente sono alla base di qualsiasi opera d’arte, piccola o grande che sia), mi chiedo se non sia una reazione ad un’assenza totale di essa. Con l’avvento del verso libero e il superamento delle “strutture predefinite”, se ci fate caso i poeti sembrano ormai nascere come funghi… ma forse non è detto che basti andare ogni tanto daccapo perché un testo chiaramente prosastico si trasformi in poesia… ecco, forse certe reazioni esasperanti la tecnica vogliono ricordarci anche questo, e quindi forse sono reazioni che “non hanno tutti i torti”.
    In un bel saggio dedicato a Sylvia Plath risalente al 1970, e quindi ben prima dell’ “esplosione internettiana” (non oso pensare a cosa direbbe oggi…  ), il critico John Frederick Nims ha scritto:
    “Quanti poeti ci sono tra i giovani dai capelli lunghi delle università della nostra amata patria? 50.000? 200.000? Certo più che in qualsiasi altro momento della storia del mondo. Essere un poeta va di moda tra i giovani: ne prendono l’aspetto e sbattono sulla carta i sacri pensieri che nessuno dei “vecchi” ha mai pensato prima, e se ne vanno in giro a gruppi travestiti da poeti; non conformisti proprio come migliaia di loro simili, e come se la godono! Peccato che non lavorino molto. Spontaneità, pensano, ecco quello che ci vuole. Dillo com’è, come ti viene da dentro. Ma Sylvia Plath (…) ha seccamente rifiutato questo tipo di pigrizia.”
    Sono sostanzialmente d’accordo con lui. Credo che oggi si lavori poco, e sempre meno, forse distratti anche da questo formidabile mezzo di comunicazione che è internet. Che, purtroppo, quasi mai è anche mezzo di istruzione.
    Grazie a tutti.
    Francesco.

  23. Grazie Nicla e Robert, per questa bella opportunità che mi state offrendo proponendomi di partecipare a questo salotto multimediale. Noi cresciamo e maturiamo come persone anche attraverso queste mirabili esperienze che ci aiutano a formare il nostro carattere e riuscire a condividere questa gratificante opportunità, legagando indissolubilmente tutti coloro che in qualsiasi modo o forma collaborano alla realizzazione di questa “bella e straordinaria Casa della poesia”. La possibilità di luoghi sebbene multimediali, dove sia possibile esprimere le proprie emozioni serve per riappropriarci della magia, del profumo dell’amore inteso anche come espressione della solitudine, del dolore per legittimare la propria esistenza.
    Grazie Nicla.
    Grazie Robert.
    Valeria Marzoli Clemente

  24. Scrivere…scrivere, scrivere…
    Ricordo ancora le prima parole che ho scritto su un cartoncino per la festa della mamma..avevo 5 anni e non sapevo scrivere, ma in quei segni di ipotetiche parole, c’era tutto l’amore per mia madre, attraverso un illegibile “ti voglio bene”
    Nella mia vita, ho sempre scritto, ho in uno scatolone in garage, una decina di agende diario…di una vita trascorsa con la mia famiglia, attimi vissuti di famiglia ( un modo per arrestare il tempo, un modo perchè io non possa dimenticarmi dei miei affetti che ho già perso).
    Non è una novità per me scrivere, no non lo è…ma dopo una serie di funeste vicissitudini per molto tempo non presi più penna in mano.
    Poi mi comperai un vecchio pc di II forse III mano,( dopo una macchina da scrivere) aprii per caso un blog e incominciai a scribacchiare un po’ di pensieri, che cercai di mettere in versi e sono stata catapultata in questo universo.
    Il web.
    Il web un interessante mezzo di comunicazione…un luogo solitario che ci chiede un po’ di silenzio dal rumore della vita quotidiana.
    A volte lo odio un po’ il web..
    Ma è nel web che posso anche partecipare a belle iniziative, a tavole rotonde come queste, a conoscere belle persone.
    Grazie per l’attenzione e scusate il mio essermi dilungata.

    Dalila

  25. Su questo Verismo Romantico credo siano necessarie molte parole.
    Ma non mi dilungo.
    Dico solo che tramite la poesia nel web, si possono mettere a confronto una moltitudine di differenti realtà…
    Uomini, donne e anche molto giovani scrivono di se’ come per aprire una propria finestra al mondo.
    Ad un mondo che, a mio avviso, sta frantumando molti valori.
    Nasce la necessità di esprimere questa sete di capirsi anche attraverso semplici versi.
    Condivisione dunque..di un sentimento che accomuna tutti: l’amore, questa immensa luce che ci fa respirare.
    Violet

  26. Buona domenica a tutti. Questa mattina riflettevo sull’ultimo commento della signora Morletti e sulla constatazione/domanda che forse le emozioni corrono altrove. Appunto su questo luogo altro e alternativo rispetto ai luoghi tradizional dell’animo vorrei parlare. Sono luoghi alternativi a quelli quasi diventati luoghi comuni, scontati, banali, triti e ritriti. Molto spesso si tratta di luoghi “noir”, dell’orrido, luoghi da detective, luoghi di efferrati delitti. Non condivido personalmente questo dilagare dei romanzi, film e serie televisive del poliziesco, delle squadre speciali, dell’orrore. Una sorta di iniziazione a partire dai piccoli brividi che già gli adolescenti consumano avidamente. Non si tratta di deprezzare un genere letterario, lungi da me e dalle mie idee di massima tolleranza dell’opinione e dei gusti altrui, ma c’é sempre una misura in tutto. D’accordo sulla letteratura come specchio del sociale, delle molle psicologiche, comprese le perversioni, che muovono l’individuo, ma non vi sembra che si stia esagerando e che sempre meno sono quelle produzioni che, basandosi su sentimenti veri e normali, possano veicolare degli esempi più positivi? La letteratura non è solo momento di fruizione privata, ha anche un ruolo e una funzione sociale ed é bene che se ne riappropri, considerato il pullulare di nefandezze e sconsideratezze letali di cui si sente nella cronaca.Così, pensavo e volevo condividere, da educatrice, la mia idea di letteratura.

  27. Giustissimo ciò che scrive Robert: “Cos’è la Letteratura senza emozioni?”
    Ed ancora: “Ci si chiede perché i giovani o le persone in genere leggono sempre meno. Forse perché le emozioni corrono in qualche altro luogo…”

    Nicla Morletti

  28. Interessantissimo questo dibattito. Costruttivo ed efficace. Soprattutto coinvolgente.
    Ciascuno sta dando il meglio di sè, offrendo a tutti spunti per una maggior conoscenza sull’argomento.
    Robert ha riportato un brano meraviglioso di Giovanni Verga, tratto da “I Malavoglia” che è persuadente poesia. Il Verga che tende a dare nelle sue opere un’interpretazione totale della vita dell’uomo, con immagini che riflettono il discorso mentale emotivo e intuitivo dei personaggi, in un coro di cieli limpidi e notti stellate, alternati a momenti di solitudine del cuore. Domina la Pietas, come scrive il Professor Nicola Costantino. Domina anche il Pàthos.
    Trascriverò altri brevi brani, belli e commoventi, di Alessandro Manzoni, il caposcuola del Romanticismo:
    “Il barcaiolo, puntando un remo alla proda, se ne staccò; afferrato poi l’altro remo, e vogando a due braccia, prese il largo, verso la spiaggia opposta. Non tirava un alito di vento; il lago giaceva liscio e piano, e sarebbe parso immobile, se non fosse stato il tremolare e l’ondeggiare leggero della luna, che vi si specchiava da mezzo il cielo…
    Lucia scese con l’occhio giù giù per la china, fino al suo paesello, guardò fisso all’estremità, scoprì la sua casetta, scoprì la chioma folta del fico che sopravanzava il muro del cortile, scoprì la finestra della sua camera… Posò il braccio sulla sponda, posò sul braccio la fronte, come per dormire, e pianse segretamente. Addio, monti sorgenti dall’acque, ed elevati al cielo; cime ineuguali… torrenti, de’ quali distingue lo scroscio…”
    Pura commozione, secondo me.
    Quanti racconti, quante nostre poesie rispecchiano questi stati d’animo. Dentro ciascun autore contemporaneo si cela il cuore di un Verga, di un Manzoni, per questo ho parlato di Verismo romantico. Soprattutto nella blogosfera, certi diari, certe poesie, certe riflessioni sono canti d’amore, melodie dell’anima che si elevano alte in coro, dando vita a un’orchestra di magiche armonie. E sgorga copiosa, l’emozione.
    Melodia, malinconia, tenerezza, dolcezza, nostalgia… Magia delle magie, qualcuno ci si ritrova?
    Io sì.

    Nicla Morletti

  29. Brevi cenni sul verismo italiano

    Da noi, il verismo doveva necessariamente sottolineare gli aspetti più sfiduciati, scettici, pessimistici, e mettere in ombra invece(soprattutto negli spiriti più pensosi e meno inclini all’improvvisazione) gli aspetti polemici, satirici, moralisti. In quanto, da un lato, esso recava nel sangue il peso inerte di un’antichissima esperienza di amare delusioni, e dall’altro lato, veniva meno ai veristi italiani il sostegno di una coscienza popolare diffusa, già matura e disposta a lottare per l’affermazione di certi diritti umani; non si istituiva per essi quel rapporto cordiale e diretto fra lo scrittore e il suo pubblico, per cui lo scrittore sente di essere il portavoce di un’esigenza che cresce e si espande intorno a lui e insieme a lui.
    Donde quel che il verismo italiano ha in meno, rispetto ai suoi modelli francesi ed europei, in fatto di slancio, di vitalità immediata, di forza espansiva, e che dipende insomma da un diverso grado di evoluzione sociale, dal persistere in Italia, e specialmente nel sud, di una frattura pià grave e profonda fra l’intelligenza dei pochi e la cieca e muta desolazione del più.
    Il verista italiano rimane,in sostanza il gentiluomo che si piega a contemplare con pietà sincera, ma un tantino condiscendente, la miseria materiale e morale in cui le plebi sembrano immerse senza speranza di salvezza in un prossimo futuro.

  30. Prendendo spunto dai preziosi interventi di Patelli e Irene Leo e per rilanciare la discussione su un aspetto che giudico essenziale in questo dibattito propongo un nuovo interrogativo.

    Condivido le osservazioni di Daniele Patelli quando ci invita a non dimenticare un serio discorso sul linguaggio oltre a “muovere i sentimenti”. Certo, dobbiamo ricercare e coltivare la bellezza e la ricchezza delle nostra lingua, dobbiamo esplorare e sperimentare tutte le possibilità della forma. Tuttavia mi chiedo non è proprio questa continua, pervicace, estrema e, spesso, fine a sé stessa sperimentazione ad aver ingessato la letteratura italiana da un certo momento in avanti? Non è proprio questa possibilità di “infinite di costruzioni, decostruzioni, assonanze, rimature, sonorità” in cui si sono come persi molti autori della letteratura italiana degli ultimi decenni? Non è proprio questa estrema e, in alcuni casi, consentitemi, persino maniacale, attenzione per la forma in quanto tale ad aver svuotato e svilito ogni vero autentico afflato poetico?

    Ci si chiede perché i giovani o le persone in genere leggono sempre meno… Forse perché le emozioni corrono in qualche altro luogo. In una canzone, in un film oppure nel web. Forse bisognerebbe chiedersi: cosa è la letteratura senza emozioni? La letteratura può essere solo artificio linguistico, stupore per il talento dell’autore e per i suoi virtuosismi?

    Forse dobbiamo comprendere che nell’era del web si può arrivare più facilmente alla storia della letteratura proprio attraverso la pratica della scrittura e non viceversa… Perché il vero interesse per quello che rappresenta il “substrato necessario” per chi scrive, come osserva giustamente Irene Leo, nasce da quella scoperta di sé stessi che è favorita proprio dalla scrittura. E’ una crescita in cui si affina la nostra sensibilità, si evolve la nostra curiosità, si stimola la ricerca e l’esplorazione del presente e del passato, si anima il confronto con chi ha scritto prima di te ed ha lasciato la sua impronta nella letteratura di tutti i tempi.

    Tra le tante “mode” questa dello scrivere non credo sia da temere ma, piuttosto, da incoraggiare, favorendo in tutti i modi le implicazioni più feconde del fenomeno.

  31. “Le stelle ammiccavano più forte, quasi s’accendessero, e i Tre re scintillavano sui fariglioni colle braccia in croce, come Sant’Andrea. Il mare russava in fondo alla stradicciuola, adagio adagio, e a lunghi intervalli si udiva il rumore di qualche carro che passava nel buio, sobbalzando sui sassi, e andava pel mondo il quale è tanto grande che se uno potesse camminare e camminare sempre, giorno e notte, non arriverebbe mai, e c’era pure della gente che andava pel mondo a quell’ora, e non sapeva nulla di compar Alfio, né della Provvidenza che era in mare, né della festa dei Morti; – così pensava Mena sul ballatoio aspettando il nonno.”
    Giovanni Verga, I Malavoglia.

    Ho citato questo brano perché se “verismo” significa esser vicini a questa forma letteraria allora, forse, dobbiamo stare attenti a non farci imprigionare dalle parole e dalle definizioni.

    Non credo che serva dire altro.

  32. Caro Giovanni,
    mi spiace che non condivida il mio pensiero. Lei intende forse per verismo esclusivamente il movimento ideologico e letterario che dominò la cultura italiana e straniera nella seconda metà dell’ottocento.
    Adesso siamo agli inizi del terzo millennio e la parola verismo in sé, italianamente parlando, significa adesione al vero in ogni forma di rappresentazione artistica e letteraria. Cosa c’è di più vero e spontaneo delle pulsioni del cuore del poeta contemporaneo? Io sul web e fuori dal web leggo opere bellissime di autori che attingono alla realtà del loro “io” più profondo e a quella della vita, reinterpretandola con il calore dei sentimenti e della passione, riscoprendo le bellezze della natura, rintracciando le origini dello spirito moderno nelle radici anche del tempo passato.
    Da qui la parola romanticismo.
    Un caro saluto
    Nicla Morletti

  33. …en passant.
    Leggevo i commenti about verismo-romantico. La poesia è vita al quadrato, e lo diceva uno tra i più grandi autori italiani citati dalla Signora Nicla qualche commento fa. Dunque questo bisogno di comunicazione “particolareggiata” si fonde con la rete che ha dalla sua potere di amplificare sensazioni ed emozioni. La poesia è volto speculare di ciò che è l’esigenza attiva del nostro presente: volontà di ritrovarsi nei sentimenti…
    Arma a doppio taglio però:una tendenza/necessità su larga scala poi può diventare moda…questo il pericolo unitamente all’altra “esigenza”:la visibilità. E poesia assume maschere a festa e voci straniere, e gabbia dorata. Ne faccio largo uso della rete, (e sono innamorata della poesia) posso dire di conoscere bene certi meccanismi. Non amo particolarmente le classificazioni ma personalmente sono per una poesia beat nei modi e al massimo crepuscolare nei colori, non amo le cose urlate…per una sorta di infimo rischio, una paura sì, che Poesia possa essere indotta, là dove dovrebbe essere spontanea…
    In un futuro prossimo venturo mi auspico una crescita dell’interesse oltre che per la pratica delle materie letterarie, anche per la storia della letteratura, la nostra storia, un substrato necessario in chi scrive.
    Ma tornando a noi..E’ comunque lodevole l’impegno di chi si adopera per la Poesia, l’intento merita largo consenso, e plauso…i miei complimenti per il grande lavoro e per l’entusiasmo al team, e agli autori che in parte conosco e leggo.
    In bocca al lupo…

  34. Senza offendere Nicla che, sicuramente interverrà e spiegherà in prima persona, mi permetto di replicare subito a Giovanni che c’è un romanticismo come movimento letterario circoscritto ad un periodo storico e un romanticismo dell’animo precedente e successivo allo stesso. Altrettanto vale per il verismo. Il connubio dei due movimenti lanciato da Nicla Morletti, invece, é per me veramente felice e quanto più appropriato al nostro momento storico e all’atteggiamento verso la vita da noi mostrato.Una vita che fotografiamo, percepiamo attraverso “il cancello dei sensi”, filmiamo con la mente e con il cuore, riversiamo sulla carta e sul web. In altre parole essa é colta nella sua realtà e universalità del soffrire, del gioire, del’amare, del combattere per una qualsiasi fede e credo, per qualcuno e per qualcosa. Emozioni colte individualmente da quel popolo di umili che siamo tutti noi, indipendentemente dalla nostra posizione sociale. D’altronde, nel terzo millennio l’uomo sta rivalutando tuto ciò e imparando a non celare i propri sentimenti ma stringersi con gli altri in una coralità poetica che raggiunge punte epiche per contrastare l’individualismo esasperato che ci portiamo dietro dal novecento. Scusami Giovanni per l’arringa e aspetto con ansia i commenti del salotto letterario. Meno felice e più fredda, invece, mi sembra la definizione di virtualromanticismo. Per me virtuale è sempre qualcosa di finto che separa e noi, stiamo ribadendo il vantaggio che il mezzo, invece, ci offre.

  35. Salve…volevo dire una cosa: scrivere d’amore, lasciare che il cuore irrori copioso la sua forza nell’espriemrsi è già di per se un fatto salvifico e bellissimo,che mitiga l’asprezza dei tempi difficili che viviamo.Sapere poi che un mezzo così opportuno come internet permetta la comunicazione rapida ed efficace anche per ciò che di più profondo celiamo nel cuore,non può che strapparmi un sorriso su come sia bella la vita, anche per queste piccole grandi attività che nutrono l’anima,ogni giorno, ogni momento.
    Saluti

  36. Sono in sostanza d’accordo sul discutere di verismo romantico come corrente letteraria, vorrei che non si dimenticasse un serio discorso sul linguaggio e mi spiego: come è stato giustamente ed autorevolmente citato altri movimenti come l’ermetismo hanno caratterizzato il panorama della poesia italiana e tutti, dal Gruppo 63 in avanti, si sono caratterizzati per una sperimentazione sulla lingua, le sue forme, le sue possibili costruzioni. La lingua italiana, molto bella di suo, ha possibilità infinite di costruzioni, decostruzioni, assonanze, rimature, sonorità e questo deve continuare anche con il verismo romantico. Ora non c’è nulla di male nel muovere i sentimenti, anzi, ma non bisogna dimenticare una seria ricerca e sperimentazione come, assieme a Luzi, ci hanno preceduto Zanzotto, i Gruppi, 63 e 70, Niva Lorenzini, il grandissimo Prof. Luciano Anceschie e la sua scuola di fenomenologia critica e tantissimi altri conosciuti e già citati in altri luoghi. Per cui un serio discorso anche musicale dell’uso della lingua mi sembra importante e lo metto come luogo di incontro e discussione

  37. Non capisco assolutamente, gentile signora Morletti, il significato di questa definizione ” Verismo- romantico” che associa due termini in evidente contrasto. Il Verismo, come tutti sappiamo, è una corrente letteraria che presenta con rigore realistico la vita tribolata di gente semplice e umile, che lotta quotidianamente per la sopravvivenza, mentre il Romanticismo dà rilevanza al sentimento, agli stati d’animo, ai conflitti dell’anima. Questa definizione pertanto non mi sembra molto azzeccata.
    Ringrazio per la cortese attenzione.
    Giovanni

  38. Molto interessante il dibattito che si è aperto su quella che è stata definita una nuova tendenza letteraria: il “Verismo-romantico”; e a questo proposito anche io voglio dire la mia.
    Primo vorrei ringraziare questo sito ed altri che come obiettivo hanno quello di far riscoprire la bellezza della poesia, la sua straordinaria forza data dalla possibilità di far trapelare i sentimenti più sublimi e intensi che un cuore umano è in grado di contenere.
    La poesia è sensibilità, è amore per la vita, è la rappresentazione di quello che siamo senza ricorrere a nessuna maschera, a nessuna costrizione; e senza timore di quello che potrà essere il giudizio degli altri ci lasciamo scoprire da quel velo di Maya che tende ad occultare ogni nostro stato d’animo.
    La poesia ci fa sentire vivi e liberi; in un mondo dove gli interessi, l’individualismo, la vogla di prevaricare su tutti, al di là di quelli che possono essere i nostri sentimenti, hanno ormai il sopravvento, la poesia diviene uno strumento di “effervescenza collettiva”, di vita condivisa (per Durkheim per esempio era la religione ad assolvere questa funzione); un momento in cui ci sentiamo accomunati dallo stesso destino, la voglia di”essere noi stessi”con le nostre paure, le nostre angosce, le nostre gioie, le nostre speranze.
    Secondo, trovo molto interessante poter scrivere, leggere e commentare le poesie degli altri; perchè questo mi da un’ulteriore prova della straordinarietà della poesia, la bellezza di tenere uniti con un filo molto tenue i sentimenti delle persone, al di là di ogni differenza, di ogni barriera; è come se ci sentissimo tutti figli di un solo Dio.

  39. Bellissimo dibattito. Ho letto interventi molto stimolanti e interessanti. Vi ringrazio di cuore per questa straordinaria partecipazione. Un grazie particolare a Nicla che oltre ad aver “innescato” questo dibattito lo sta seguendo passo per passo, con grande attenzione.

    Leggo e ascolto, in questo blog, un coro di voci che, pur esprimendo sensibilità particolari e individuali, condividono molti elementi di una esperienza comune attraverso la scrittura e il momento creativo.

    Il potere del sogno e della memoria, dell’amore e del sentimento, della poesia e della conoscenza calati nella vita di tutti i giorni ed esplorati attraverso la scrittura e tutte le altre forme espressive possibili nell’era del web. Questa è l’esperienza comune a cui mi riferisco e, forse, questo è il verismo romantico.

    Fino a questo momento abbiamo parlato di scrittura o creazione che attinge alla realtà. Però, forse, è ben più fecondo ed attivo il processo inverso. La realtà che diventa sostenibile, se non piacevole, e in un certo senso trascendente attingendo a quei poteri che agiscono profondamente nel nostro mondo interiore. Poteri del cuore e della mente e che molti interventi hanno giustamente sottolineato.

    In questa straordinaria miscela o connubio tra creatività e vita, tra azione e sentimento, c’è l’esperienza, il senso di questo “verismo romantico”.

    E si tratta di un grandissimo fiume che corre anche fuori dal web, già da molto tempo. Solo che nell’era internet può emergere e mostrare tutta la sua immensa portata.

  40. La penso esattamente come lei signora Moretti, io da molti ani scrivo la mia via in vesri, liberi ed incredibilmente miei. Le emozioni che vivo tutti i giorni,la mia vita secondo la poesia, sapere che posso emozionare chi mi legge mi fa sentire parte dell’universo e crea fra me e gli altri un filo trasparente e continuo.Grazie quindi Robert per l’opportunità che dai di far vivere i sentimenti, importanti fondamenta della vita.

  41. Caro Lenio, è giusto ciò che scrivi. Internet ha aperto nuove frontiere ed è il mezzo più potente per comunicare in libertà con gli altri.
    Ed il web è uguale per tutti.
    Questo luogo dove possiamo radunarci è l’incanto della poesia. Per tutti.
    Ciao Lenio.
    Grazie ancora a Robert che ci ospita qui nel Blog degli Autori.
    Nicla

  42. Korus, intelligenti e interessanti le risposte e le domande che proponi. Ottimo e costruttivo questo scambio di idee.
    Rispondo alle tue domande.
    La poesia di Dante per Beatrice e di Petrarca per Laura toccano il sublime, pur vivendo solo nel cuore e nella mente.
    Un amore immaginario, come affermi tu, se è vissuto nella mente e nel cuore è vero e romantico. Uso la parola “Vero”, dato che vive già nei pensieri e si nutre di essi e di tutto ciò che di più bello è nell’anima.
    Il poeta vero, quando parla d’amore è sempre sincero.

    Un affettuoso saluto
    Nicla Morletti

  43. Cara Kate, sì, qui noi scrittori siamo a casa. E non mancherà certo, l’occasione di leggere anche qualche brano del tuo romanzo.
    Un caro saluto
    Nicla Morletti

  44. cara Nicla, è bello sentirsi “a casa” in questo grande salotto di amanti della scrittura.
    sto scrivendo un romanzo, mi piacerebbe fartene leggere qualche spezzone.
    con stima
    kate

  45. Cara Nicla, credo anch’io alle magie. Anzi, credo che a volte la magia sia più reale della realtà, e i sogni siano la cosa più importante della nostra vita. Senza i sogni il nostro mondo é arido, e per questo motivo quello che noi scriviamo, gli amori, i sentimenti, i sogni che esprimiamo con le nostre poesie sono la parte più reale di noi stessi, la nostra vera anima, più che il lavoro di tutti i giorni o le guerre che purtroppo insanguinano il mondo. Parlare quindi di ‘verismo romantico ‘ mi pare appropriato. La discussione comunque mi sembra molto interessante e ho notato interventi notevoli. Oltre al tuo, Nicla, che ha aperto in modo magistrale la discussione, ho molto apprezzato quello di JetStream. Partecipo quindi molto volentieri alla discussione, che considero molto interessante sotto tantissimi aspetti. Internet ha davvero aperto nuove frontiere a noi tutti. C’é chi ne parla male, ma la storia delle scoperte ci ha insegnato che non é la scoperta in sé ad essere sbagliata quanto il modo in cui la si usa (vedi energia atomica e dinamite). Internet quindi é la grande opportunità che viene offerta a noi scrittori di metterci in rete e di condividere le nostre esperienze che sono reali, appunto da qui verismo romantico, perché reale é il nostro bisogno di condividerle senza che ci sia qualcuno che decida chi deve parlare e chi no. Per questo direi che il web é uguale per tutti, é l’unico sistema democratico che esista perché tutti possiamo affacciarvisi e digitare le nostre idee, i nostri pensieri, le nostre poesie. Grazie, Robert, di aver compreso questo e di averci riuniti in questo giardino incantato di versi. Le nostre poi non sono solo poesie d’amore, in quanto, e di questo sono molto contento, a volte scorgo racconti e poesie che affrontano temi sociali come la diversità, la guerra, la fame nel mondo. Io dico che é bene sì parlare d’amore, ma dovremmo comprendere nei nostri discorsi anche coloro che sono più sfortunati di noi affinché il nostro scrivere non sia solo mero sfogo ma anche impegno a migliorare il mondo in cui viviamo. E questo nel nostro piccolo, senza sentirci o essere eroi. Dice molto bene secondo me Jetstream che noi uomini di oggi sentiamo il bisogno di comunicare con gli altri. Viviamo in un mondo dove ognuno di noi vive recluso nel suo piccolo guscio e abbiamo paura del diverso, dei ladri, e un gran affidiamoci alla magia delle parole, al profumo dei nostri versi che sono più reali della realtà, e miglioriamo il mondo con l’amore, desiderio di esprimerci. Non è vero quindi che noi siamo aridi, il nostro mondo lo é. Non è colpa nostra se si innalzano muri di diversità ogni giorno da parte di chi dovrebbe prediligere l’amore e la pace. E allora affidiamoci, cari amici, ai tasti del computer e liberiamo la nostra fantasia, l’unica forza in grado di generare se stessa. Scusate se mi sono dilungato troppo e se non ho fatto altro che ripetere le vostre stesse cose, ma l’argomento mi ha davvero appassionato. E tutti voi che scrivete sul ‘Manuale di Mari ’ siete davvero fantastici.
    Lenio Vallati

  46. ops…perdonami Nicla… io intendevo “verismo” riferendomi alla corrente di pensiero del Verga… Ovvio che se tu la associ al significato di “vera” allora il discorso cambia. Essì, proprio ultimamente su MC e su qualche altro blog si va discutendo della “sincerità” del poeta quando parla d’amore. Sai benissimo come gli amori più belli che sono stati raccontati in realtà non sono mai stati vissuti… mi riferisco ad esempio a Dante/Beatrice, Petrarca/Laura…
    Allora è meno vera quella poesia? E soprattutto la poesia racconta davvero sempre e solo di amori veri?
    E se no… credi che possiamo parlare di un verismoromantico? ma soprattutto è giusto scrivere versi per un amore immaginario spacciandolo per vero? Il poeta è padre di una menzognera poesia o solo un pazzo illuso che confonde il sogno con la realtà? E fino a che punto dobbiamo noi svegliarlo per riportarlo al…reale?

  47. Interessantissimo ciò che ha scritto Korus. Bella la definizione di virtualromanticismo.
    Ci sono però degli autori che scrivono sulla carta e sul web. La poesia non muta. Resta là, una pulsione del cuore senza mutazioni indipendentemente dal mezzo usato per la sua diffusione. Per questo ho parlato di Verismo – romantico.
    Nella vera poesia, nella scrittura dell’anima, in tutta la sua potenza e autenticità, ciò che può sembrare virtuale, diventa reale.
    Nicla Morletti

  48. Francesca, delicatissimo ciò che hai scritto: “Esistono emozioni. A me piace scrivere poesie”. Questo è il tuo grande mondo interiore, Francesca. E’ il grande mondo interiore di tutti noi che coltiviamo l’amore per la scrittura.

    Nicla Morletti

  49. Renato- renatopoesie, anche tu, certo, sei uno dei protagonisti di questa nuova corrente letteraria. Commentare poi è bello e costruttivo per tutti noi.

    Nicla Morletti

  50. Kate scrive: “Basta un clic per collegarsi con il mondo”. Basta venire qui, nel Blog degli Autori e siamo tutti insieme a pensare, a costruire, creare, scambiarci opinioni. A crescere nella scrittura, come dice Robert, e nel pensiero, a potenziare e allenare la mente. Attività più che positive. Ed è già “immenso”.

    Nicla Morletti

  51. Luciana, ottimo ciò che hai scritto: “Un tempo ci si vergognava a scrivere d’amore”. “Ed oggi qui siamo in buona compagnia”. E’ vero, proprio così.
    L’amore è la forza che muove il mondo. E’la vita stessa che pulsa nelle vene e nel cuore della terra.

    Ottimo anche l’intervento di Luna 70, Arsomnia, Zenzerocandito.

    Nicla Morletti

  52. Difficile resistere a una “tavola rotonda” pur se metaforica. Sarà la passione per la parola o forse sarebbe più giusto dire per la carta stampata… Quella passione che ho avuto fin da bambina, da quando, ancora in età prescolastica, iniziai a conoscere le lettere dell’alfabeto maneggiando i caratteri tipografici… Ho letto le riflessioni di Nicla e degli altri. Ho partecipato, percependolo, al rincrescimento di IrinaP… io non so, ma credo di aver fatto di peggio.
    A 18 anni feci un bel falò di ben cinque anni di vita racchiusi in pagine e pagine di diari ed agende.
    Ma non è questo il punto. Se si inseguono i pensieri si rischia di finire fuori tema.
    E’ risaputo che per antonomasia noi siamo il “Bel Paese”… Paese di poeti, navigatori e santi [per citare le parole di Dario Fo ] e da quando frequento la bloggosfera devo dire che non ci smentiamo. Come redattrice della MC leggo giornalmente brani di ogni genere e rimango sbalordita della grande forza creativa che la mente umana possiede. Del resto non saprei se la definizione di “Verismoromantico” possa calzare ad hoc in una realtà virtuale. Forse, parlando del web sarebbe più giusto dire “virtualromanticismo”. Si, perché alla fine qui ognuno di noi può tranquillamente lasciar volare alto il pensiero, concretizzare i sogni, essere ciò che abbiamo sempre sognato di essere liberando la parte più nascosta di noi, aiutati in questo nel 90% dei casi, dalla maschera del nick. Qui la semplice casalinga riesce a trasformarsi in una ardente poetessa cantrice di eros. Un modesto insegnante o anche un semplice operaio tramutarsi in un alchimista poeta. Questa è la magica democraticità di Internet e devo dire che io comincio a trovarmici bene. Si, forse sono anche un po’… orsa… perché non seguo molto la blogosfera… ma se non fosse stato per questa macchina molto probabilmente sarei stata tagliata fuori da una grande fetta di realtà, pur se virtuale, e di sicuro il 90% delle parole che oggi leggo sarebbe stato totalmente ignorato da me.
    Scrivere sul web è molto più semplice, sono d’accordo con Nicla in questo. E’ facile la sera, rientrati a casa, mettersi al pc ed iniziare a digitare mettendo le ali alla fantasia. Sovente vedo, o meglio mi capita di leggere, parole che sembrano “forzate”, nate dalla ricerca di un lessico accademico che mal si adegua a una piazza, seppur virtuale. Si nota una forzata ricerca di frasi ad effetto, lodevole nel suo intento di far “alta poesia intellettuale” ma la poesia, almeno per me, non è solo questo, e qui entra in scena il romanticismo. Essa è anche emozione, manifestazione di uno stato d’animo, di un momento particolare di riflessione, è fatta di muta introspezione nella speranza di riuscire a far ordine nel groviglio della nostra anima e dei nostri pensieri.
    Per me è riduttivo volerla relegare solo al posto di “cantrice dell’Amore”, in una concezione tardo-medioevale. Essa è..e deve farsi anche portavoce di quel malessere non solo esistenziale ( avete fatto caso che quando si soffre si riesce a scrivere parole di alto afflato poetico.. molto di più di quando si è felici?) ma anche come denuncia sociale. Solo allora essa può acquistare di diritto l’etichetta di “Verismoromantico”…
    Un saluto a tutti e complimenti ai moderatori di questa tavola rotonda…

  53. Care amiche, cari amici, ho letto con grande interesse le vostre opinioni. Bello lo spirito con cui stiamo affrontando questo costruttivo dibattito. Stupendo questo salotto sul web, stupenda questa poesia di “Verità”. Poesia che attinge dal nostrio io profondo e dalla vita stessa.
    Noi siamo gli scrittori di oggi, gli autori di internet. Noi siamo quello che io considero “Verismo romantico”, del nostro tempo, della nostra epoca. Noi che vediamo con gli occhi del cuore e della mente e amalgamiamo in parole la bellezza del creato con quella del nostro io più profondo. E diveniamo “Amore” in sintonia con l’universo. Ciascuno di noi è una scintilla di quel grande fuoco divino della creazione. E ciascuno di noi ha in sé l’universo intero quando scrive di sé e d’amore.
    Noi siamo i portavoce della bellezza e dell’umanità.
    Nicla Morletti

  54. salve ho letto l’articolo e mi è sembrato molto bello.
    io penso che esiste il destino,
    che il sole può riscaldere il tuo cuore.
    Esistono emozioni.
    A me piace scrivere poesie.

  55. Cara Nicla condivido ciò che scrivi i tempi cambiano ma non la voglia di scrivere d’amore la comunicazione evolve e prende piede prepotentemente attraverso i pc piuttosto che tra due individui faccia a faccia epppure si parla d’amore. A volte si pensa sia un argomento stucchevole di cui si sia già scritto abbastanza e tutto e invece si rinnova irradiato da raggi diversi e con mille sfaccettature e ognuno di noi le trascrive e ognuno di noi leggendole fa parte di qualcun altro ne attinge le emozioni si apre al confronto e alla riflessione. Speriamo che queste voci continuino ad elevarsi alte… un abbraccio.
    Sonia

  56. Molto interessante il dibattito in corso…si parla di una nuova corrente letteraria il Verismo Romantico, come è stata definita da Nicla che coinvolge e ingloba tutti gli scrittori del web…
    Ecco io non so se ho la capacità di poter esprimere un parere, come dire competente in materia. Però posso portare la mia testimonianza, piccola, personale del mio scrivere sul blog.
    Il tutto nato inizialmente per gioco, perchè delusa, perchè sola dopo una storia d’amore finita male..
    così inizia il mio viaggio, poche parole timide lasciate su una pagina bianca che leggeranno altre persone…la timidezza del picchiettare sui tasti della tastiera all’inizio, ricordo ancora l’emozione del mio primo post, un piccolo saluto senza pretese a questo mondo che non conoscevo, le mani che tremavano e il cuore che batteva forte…emozioni!
    E poi a poco a poco la riscoperta di qualcosa che è sempre stata presente, la scoperta che mi piace scrivere, e la voglia di dire la mia verità.
    E poi i tanti incontri, in una reta virtuale che diventa sempre meno virtuale ma tanto reale, perchè quando ci si ritrova a raccontarsi, ci si accorge che ci accomuna sempre quella umanità che ci contraddistingue come persone che crescono e la scrittura, il leggere aiuta anche in questo cammino di evoluzione.
    Ecco non so, forse sono andata anchefuori tema, ma è lo scorrere dei pensieri che mi cattura ogni volta che mi trovo sola nella mia stanza con questo magico strumento e il ritmo del cuore si sintonizza con quello dei tasti che danzano veloci ogni qual volta le mie mani li sfiorano…
    Un abbraccio e tutti voi e grazie.

  57. Trovo molto interessante questo interscambio di pensieri ed opinioni su un fenomeno che sta coinvolgendo tutti gli amanti della scrittura. In effetti internet è uno strumento molto importante per comunicare, per farsi conoscere, per divulgare il proprio pensiero, per riunirsi in un salotto virtuale. Gli amanti della scrittura che ci hanno preceduto sicuramente si saranno trovati più svantaggiati da questo punto di vista.
    Venendo al tema del verismo-romantico, sono d’accordo con Nicla, basta un click per collegarsi col mondo e per scaricare le nostre emozioni, le nostre sensazioni. Internet oggi contiene tantissime esperienze personali sotto forma di poesia o di racconto.
    In una società che va perdendo i suoi veri valori della vita, dove molti giovani si sentono disorientati e magari non si identificano con essa, trovano in internet il mezzo per andare alla ricerca di un “mondo” alternativo, un mondo che sia in grado di accoglierli nella loro diversità, per quello che sono, per le loro debolezze, per le loro passioni, per le loro paure. Ecco che internet diventa l’amico a cui ci si avvicina quando si ha bisogno di trovare un pò di conforto, un pò di calore, perchè dall’altra parte si scopre che c’è qualcuno che vive la tua stessa realtà, con più o meno gli stessi problemi, e allora non ci si sente più soli.
    E’ bello sapere che ci sono persone pronte a leggerti, a condivivere insieme alcuni momenti della tua vita.
    Trovo questo salotto di poesia fantastico. Grazie Nicla che stai permettendo tutto questo, grazie di accoglierci in questa “casa” piena di calore e di amicizia.

    Kate

  58. Effettivamente da quando esiste internet sono aumentate le possibilità per gli scrittori esordienti di farsi conoscere in qualche modo e non solo, ma anche di scambiare idee con altri amanti della letteratura. Un tempo esistevano i salotti letterari, adesso c’è il web ed è un po’ una sorta di rivoluzione!

  59. Ciao a tutti e ben ritrovati cari amici virtuali. Un grazie grandissimo va a Manuale di Mari che,lanciando il concorso Emozioni l’anno scorso, mi ha permesso di conoscere la blogosfera e di entrarne a far parte senza provare la sensazione di essere tout court criticata o boicottata, primo perchè sono ancora un’emergente come scrittrice e, poi, perchè cerco di dare voce alle emozioni privilegiando e inneggiando all’amore che è la forza motrice del mondo e dell’animo umano. Nicla Morletti, di una sensibilità delicatissima ma, direi, trascinatrice per me, ha dato un nome bellissimo a questo movimento sotterraneo e, spesso come per me, non dichiarato. Perchè finora ci si vergognava di parlare e scrivere d’amore, quasi esponendosi al pubblico ludibrio. E, invece, i romanzi d’amore sono letti e amati da tutti, sono democratici e universali e non richiedono nè cultura élitaria nè limiti anagrafici. Grazie a voi, a questa schiera crescente di poeti, scrittori e critici della letteratura più o meno noti, mi sento più sicura, ho ricevuto i primi riconoscimenti e, soprattutto, mi trovo bene in compagnia. Bravo Sir Hill, basta a compiangerci e parlare di indifferenza degli altri, solitudine dell’individuo, solipsismo dell’autore. Questa è la vita, questo è il mondo della scrittura, questo è il piatto che dobbiamo mangiarci, ma possiamo migliorarlo. “Crescere nella scrittura”. Giusto. Crescere anche nel giudizio degli altri che, in questo blog, ho trovato sempre corretto e incentivante.

  60. Scrivo ormai, solitariamente com’è giusto sia, da tanti anni. Solo per dire che l’argomento mi appassiona essendo un tema su cui la riflessione arriva nel momento creativo.Credo che in un presente che alle volte,credo nella vita di ciascuno,si presenta duro o durissimo, il momento creativo debba poter riscoprire al suo interno la sua potenzialità ironica, sentimentale , contemplativa e positiva, trovare nel presente anche la magia del passato,di sensazioni vergini e riflessioni consolatorie.Amore e colori intorno a noi possono aiutarci a farlo.Saluti a tutti
    Vincenzo Bonicelli della vite

  61. Lasciando da parte gli scherzi, Robert, la tua mi sembra una buona idea.
    Addirittura, io taglierei ancora:
    “Crescere nella scrittura”
    oppure
    “Crescere scrivendo”
    (come sai, io sono per poche parole, ma incisive, se possibile) 🙂
    Grazie.

  62. Con il suo intervento, Zenzerocandito ci offre uno slogan che mi sembra perfetto, togliendo solo una “e”, per la nostra corrente letteraria:

    “Crescere come persone nella scrittura”.

    Possiamo adottarlo? Che ne dite?

  63. Cara Nicla, tu hai centrato in pieno il cuore del web, con le tue parole.
    Il cuore della comunicazione, che è il punto nodale di questo nostro scrivere e ‘pubblicare’ in questo blog.
    Comunicare è sempre con-dividere e questo, credo, è ciò che noi desideriamo, ciò per cui scriviamo.
    Condivisione e confronto, solo così si può capire chi siamo e cosa stiamo facendo e, di conseguenza, crescere.
    Crescere come persone e nella scrittura.
    Io ho imparato molto in questo nostro salotto virtuale – e ancora tanto dovrò imparare – e perciò sono un’accanita sostenitrice del web, strumento spesso presentato dai media come ‘demoniaco’: un antro malefico i cui coltivare passioni morbose e nulla più.
    Mai si dice di ciò che di buono può/potrebbe fare il web. Si parla solo degli aspetti negativi.
    Perciò, ben venga questo dibattito, questo nostro dialogare sulla scrittura e su questa nuova corrente letteraria dal nome così suggestivo: “Verismo – romantico”.
    Grazie, carissima Nicla.
    E grazie sempre della tua dolce attenzione per i miei scritti.

  64. @ sir Hills

    L’intervento di sir Hills sottolinea un aspetto fondamentale dell’uomo romantico che stiamo delineando. Si tratta proprio di questo nuovo modo di essere, allo stesso tempo, solo con sé stesso – stando davanti a un pc e conoscendo sé stesso attraverso la scrittura – e insieme agli altri, condividendo il proprio mondo interiore con questo meraviglioso stumento del web che permette di superare tutte le barriere spazio-temporali e l’imperante conformismo della società in cui viviamo.

    Attraverso la scrittura attraversiamo la nostra solitudine, conosciamo noi stessi e, come dice sir Hills, le nostre emozioni arrivano “agli altri dopo che sono realmente vissute e direi in un certo senso, “consumate” dentro di noi”.

    In realtà è andata sempre così, anche nei secoli scorsi. La differenza fondamentale oggi è rappresentata dal web, da questa straordinaria possibilità di estensione dell’anima alla portata di un numero sempre più ampio di persone.

  65. Cara Lady Soul, in poche righe hai scritto un bel racconto. Il miracolo del web. L’arrivo di un pacco, un libro, un postino che suona il campanello in maniera aggressiva da mettere quasi inquietudine, ma tutto scompare grazie alla magia di un profumo… d’amore.
    Verismo – Romantico? Direi proprio di sì.

  66. Cara Irina P, il diario che da adolescente hai gettato, ha ripreso vita grazie ad internet e tu sei adesso qui, in questo splendido salotto del Blog degli Autori creato da Robert Manuale di Mari che, a mio avviso, ha avuto una splendida idea, dando l’opportunità a chi ama scrivere di ritrovarsi qui, leggersi, condividere emozioni e scambiarsi pareri. Un ottimo servizio per tutti noi!
    Tu scrivi: “L’anno scorso scoprii per caso la Blogosfera… e lì scattò ancora la scintilla”. Aggiungo io: “E la chiave ha riaperto il lucchetto che aveva chiuso il tuo diario del cuore…”
    E’ vero ciò che dici, noi scrittori di internet siamo infinite gocce di un oceano virtuale, anzi siamo l’oceano stesso. Dico siamo, perché adesso ci sono anch’io qui con voi.

    Il libro profuma? Magia della carta e… del web!
    Affettuosamente
    Nicla Morletti

  67. Caro Lenio, il tuo blog appena nato ha già dieci commenti? Grandioso. Un successo. Per non contare tutti coloro che sono passati di quà, in questo splendido Salotto, e non hanno lasciato traccia scritta di sé, mentre tu comunque hai lasciato una traccia di te in loro.
    Inviterò a leggere la tua testimonianza tutti quegli autori che conosco, e tu sai quanti, e che hanno scritto fino ad oggi solo su carta, non facendo uso del web. Troveranno splendido anche loro questo meraviglioso salotto creato da Robert di Manuale di Mari, questo meraviglioso giardino sul web.
    Auguri per il tuo Blog Lenio!

  68. Ho ricevuto il libro mercoledì mattina. Il postino ha suonato il campanello in maniera aggressiva, ma quando ho aperto il pacchetto, la magia dell’amore si è fatta sentire, attraverso il profumo dolcissimo del libro di Nicla. Grazie ancora di cuore. Questo week-end me lo leggerò con calma, non vedo l’ora.
    Il messaggio dell’amore passa attraverso ogni mezzo, come l’incredibile mondo di internet.
    🙂

  69. Beh… Strega Lunare mi ha rubato le parole di bocca… ho aperto il pacco, ecco il libro di Nicla… eccomi inondata da un profumo di fiori e primavera e luce… e ho cominciato ad annusare le pagine cercando l’odore della carta appena stampata… ma che inchiostro e che carta hanno usato? Ma che profumo hanno spruzzato? Ma… ma…

    Che sorpresa strepitosa! Grazie!

    Per quanto riguarda le parole di Nicla riportare in questo post non posso che essere d’accordo… ricordo con amarezza il mio rifiuto di scrivere durante un periodo dell’adolescenza e quel mio gesto: gettare il diario… o meglio, i diari.

    Poi l’anno scorso scoprii per caso la blogosfera… e lì scatto ancora la scintilla… nel bene e nel male il net mi ha restituito la voglia di esprimere me stessa… di condividere soprattutto, qui non c’è la chiave del lucchetto di quel diario che ora rimpiango… qui è tutto così rapido, più stimolante: non solo posso scrivere, posso leggere… posso essere letta, commentata e commentare. Poesie, prose d’amore, come in questo splendido salotto… e poi sfoghi, diari, barzellette, ricette di cucina, fotografia, scienza, musica etc altrove… una corrente letteraria (e non solo) vastissima che divora in un sol boccone tutti i campi possibili e immaginabili… il popolo di internet e della blogosfera è destinato a crescere ed evolvere nelle più svariate forme… le nuove generazioni sono dentro fino al collo e sarebbe magnifico trasmettere a quelli che saranno i giovanissimi e gli adulti di domani il tesoro che stiamo via via accumulando, sperando che possa diventare sempre migliore. Siamo infinite gocce di un oceano virtuale.

  70. Cara Nicla, non ti ringrazierò mai abbastanza per il tuo consiglio di iscrivermi al ‘Manuale di Mari’. Un mondo nuovo mi si é aperto davanti dove ad ogni angolo spuntano come alberi carichi di frutti bellissime immagini poetiche. E’ bello vivere in questo mondo di poesia circondati da persone pervase dalle tue stesse emozioni. Ancora complimenti al tuo bellissimo libro che leggo e rileggo con la trepidazione della prima volta, assaporando lentamente le tue dolci parole. E sono daccordo con te quando dici che il libro che ti é arrivato non ha il solito sapore cartaceo ma odora di magìa. C’é magìa in tutto quello che facciamo, il tutto ciò che noi crediamo. Sono come un dono del cielo le emozioni che abbiamo dentro e che condividiamo con gli altri, e ci appartengono intimamente come se fossero nostri figli. Il mio blog appena nato conta già dieci commenti, sai? E questo grazie a te, cara Nicla, che non smetterò mai di ringraziare abbastanza. Lenio.

  71. Ciao a tutti.Molto belli gli interventi,sento di dover dire la mia.Condivido i pensieri ma… Non so…vedo tanta verità e bellezza in quello ke dite ma credo anche che non sia giusto dire: “questo mondo indifferente” e cose del genere… in parte è così,ma se è così è anche dovuto un po’ alla nostra indifferenza,al nostro stare davanti ad un pc piuttosto ke cercare il contatto umano.E’ vero,lo scrivere e il farsi leggere è prima di tutto voglia di liberarsi e di cercare la verità in se stessi e nel mondo ke ci circonda,o magari è il non essere capiti da chi ci sta accanto,che ci spinge a cercare qualcuno che lo possa fare,ma anche una certa dose di narcisismo per così dire. Sinceramente credo che sia un bene prezioso questo blog,sapere che non sono solo,che quel senso di impotenza nei confronti del mondo e della vita che non sento pienamente mia,quella sensibilità e forse anche fragilità che mi caratterizza sia comune anche ad altri.Però ribadisco l’importanza della personale solitudine,che non è isolamento.Capire che questa solitudine positiva serve a custodire i nostri pensieri e le nostre emozioni,perchè arrivino agli altri dopo che sono realmente vissute e direi in un certo senso,”consumate” dentro di noi.Per cui sì, condividiamo tutto questo,sapendo che condividendo quello che scriviamo, costruiamo qualcosa di bello ma potrebbe trattarsi di costruzioni di carta qualora restassero fini a se stesse e non fossero vissute profondamente da ognuno di noi.

  72. Recentemente mi è capitato di pensare ai miei scritti e alle tante opere dei tanti autori che leggo (e che mi leggono) e mi chiedevo, appunto, se in qualche modo si sarebbe potuto parlare di corrente letteraria, perchè con così tanti poeti e tante opere, una corrente ci doveva pur essere! Ma non ho saputo focalizzarla. Così, è stato “illuminante” aver letto il pensiero di Nicla su questo “verismo-romantico”. Credo che quanto descritto da JetStream sia comune a molti. Mi sono ritrovata nel caos mangiatempo dei giorni e nel silenzio della mia stanza, a tu per tu con il pc, a scrivere di getto, forse – più che a ritrovare le mie certezze – a radunarle accanto a me (e per dirla con un termine tecnologico che abbiamo imparato, a fare una scansione del mio Io/pensiero, Io/creatura, Io/Anima, Io/e il resto del mondo) e, nel contempo, la consapevolezza che il mio pensiero è così vicino a quello di tanti altri: magia della rete…
    Mai come in questo terzo millenio, dove prevale un senso forte di individualità, ci si trova al fine a voler condividere le emozioni più profonde: ecco perchè il diario cartaceo non basta più.

    “possedere un cuore che batte in sintonia con l’universo di cui è figlio”

    Mi soffermo su questa frase, che sento molto, aggiungendo solo questo:
    e se fosse di questi poeti del terzo millennio, con i loro versi del “verismo-romantico”, il compito di porre una scintilla in coloro che sono sopraffatti da questo mondo sempre più indifferente?
    Volo troppo alto? Molto probabilmente chiameranno questa Era, l’Era Tecnologica. Dove tutto è scienza e tecnologia. I poeti e gli scrittori (e quei pochi filosofi che restano), in fondo cercano solo di riportare ad un pensiero più Umanistico. Di far comprendere che tutto riconduce all’Amore. E che, senza quello, si perde il senso della vita.

    Ars

  73. Già due persone affermano che il libro profuma: StregaLunare e JetStream. Fantastico! Magia d’amore?
    Me lo direte quando avrete finito di leggerlo.
    Molto molto interessante ciò che scrivono Robert e JetStream sull’era digitale, sull’uomo dell’era digitale, sugli scrittori in rete.
    Ben descritta la giornata, l’atmosfera, le sensazioni, i sentimenti. Siete veramente bravi.
    Sono pienamente daccordo su ciò che dite. E sapete una cosa? Quanto è simile la mia giornata alla vostra. E quanto è simile questa voglia di scrivere, di raccontare, di dialogare forse con se stessi e allo stesso tempo con gli altri. Verismo romantico? Siamo scrittori in rete. La nostra forza più grande? La PAROLA dettata dal cuore.
    Quanto mi piacerebbe sentire cosa ne pensano gli altri,le altre: uomini e donne dell’era digitale. Donne e uomini del terzo millennio…

    Nicla Morletti

  74. @JetStream

    “Oggi il TI AMO più bello lo scriviamo.” (frase che ho evidenziato io con il grassetto nel tuo commento)

    E’ proprio così. Sono proprio d’accordo e trovo di grande valore critico anche le tue osservazioni.

    Hai descritto perfettamente la condizione di tanti di noi, la condizione umana di chi scrive oggi nel web. Si tratta di considerazioni che, forse, valgono anche per tanti altri scrittori ed autori che non pubblicano nel web. E’ così? Credo di sì, ma lo lasceremo dire a loro. Quello che invece vorrei sottolineare qui è la effettiva esistenza di questo nuovo uomo “romantico” che trovo descritto benissimo nelle parole di Nicla e di JetStream.

    Quell’uomo di oggi che, come dice Nicla, “ritrova se stesso e la sua certezza: quella di possedere un cuore che batte in sintonia con l’universo di cui è figlio.”

    Quell’uomo che avverte il bisogno, come osservi giustamente, di riappropriarsi di sé stesso, dei suoi sentimenti, di un modo di amare che non sia “algido e distante” così come appare in tanti modelli della nostra società contemporanea.

    Importante anche l’elemento della condivisione. Ovvero il piacere di farsi leggere oltre che leggere. E, vorrei aggiungere, il piacere di farsi leggere da chi a sua volta scrive. Ma questo, spero di sottolinearlo meglio più avanti, è un bisogno dello scrittore, in quanto tale ed esiste da sempre. Oggi, però, tale bisogno trova soddisfazione attraverso le nuove grandi opportunità offerte dalla tecnologia digitale e dal web.

  75. Carissimi, mi permetto di intervenire in un argomento che probabilmente è più grande di me: non sono un critico, non sono uno studioso di fenomeni sociali, probabilmente sono anche uno di quei “lettori distratti”, in conpenso sono un “lettore”. Probabilmente questa unica qualifica, unita ad un amore immenso per quanto è SCRITTO, mi obbliga a mettere le dita su queta tastiera che ho di fronte e mi obbliga, in qualche modo, a dire quanto penso.

    Scrivere “elettronico” è la nuova frontiera dello scrivere, è il passo successivo alla macchina da scrivere, e se ci pensate, è un passo oltremodo “democratico”: sono molti di più i possessori di computer ogi, che i possessori di macchine da scrivere qualche anno fa. Faccio questa riflessione legandomi alle parole di Nicla “Gli scrittori, le scrittrici di internet aprono il Computer, e da soli, nel silenzio della propria stanza, parlano di sé, di getto.”; però, dico io, sarebbe bastato un quaderno, relegando le storie a quella cosa fantastica e desueta che era il DIARIO. Ora però, penso a quel bel film, “Scoprendo Forrester”, in cui gli autori fanno dire a Sean Connery, una frase importante. Forrester scrittore misantropo e spaventato inizia un ragazzo di colore alla scrittura più o meno con queste parole: “Siediti e comincia a battere sui tasti della macchina da scrivere, non è importante quello che scrivi, sarà il ritmo stesso dei tasti a farti scrivere il resto…”.

    Uniamo le due cose: il silenzio, la possibilità di rinchiudersi in un proprio bozzolo, con la possibilità, magari di ascoltare della buona musica utilizzando sempre e solo il medesimo strumento, l’amato-odiato “computer” e il ticchettio che innamora della tastiera. Un altro ingrediente? Mi sovviene mentre scrivo: immaginate di poter condividere immediatamente con qualcuno, che vi giudica ma che non vi conosce, che magari non incontrerete mai, quello che avete appena scritto. Ecco internet, i blog (versione modernissima del diario). Abbiamo delineato l’ambiente domestico, quello in cui ci rifuggiamo dopo giornate di lavoro senza fine, senza riconoscimenti, senza dialogo. Giornate condivise con estranei su di un mezzo pubblico con i quali, spesso, l’unico mezzo di comunicazione utilizzato è uno spintone o un’occhiataccia di traverso. Giornate spese in uffici dove l’amicizia e la cordialità funzionano a mezzo servizio: “…finchè mi fa comodo, poi…”. Giornate spese con l’orecchio attaccato ad un telefono cellulare (e meno male che lo hanno inventato), per sentire chi ti è lontanamente vicino, per dire un TI AMO digitale. Perchè si è perso anche questo… il telefono quello ANALOGICO trasmetteva una VIBRAZIONE; il TI AMO era una vibrazione che partiva dalla tua laringe e VIBRANDO arrivava al timpano di chi ti ascoltava. Oggi il TI AMO è una serie di bit che vengono SCOMPOSTI, CRIPTATI, RICOMPOSTI, non c’è più vibrazione. Oggi il TI AMO più bello lo scriviamo. E’ l’unico modo per far sopravvivere un sentimento alla tempesta del “tempocheèsemprepoco”, a quel continuo millantare amicizie, ricchezze, sentimenti che poi sono sempre troppo lontani.

    Ecco che sentiamo fortissima la necessità di riappropriarci di noi stessi, dei nostri sentimenti, di un modo di amare che sta diventando algido e distante. C’è la necessità di comunicare agli altri che amare si può, si deve. Io, almeno, ho bisogno di dire che dentro di me c’è una inesauribile voglia di amare e di essere amato. Ho voglia di comunicare, attraverso le parole e i versi che semplicemente parlando di Amore si genera Amore. L’amore che riversiamo su chi ci sta vicino, sui nostri figli, sui nostri genitori. Lo scrivere aiuta tutto questo ad essere noi stessi ed internet con il suo primato di tecnologia ci aiuta a condividere questo sentimento. Ci aiuta a metterci in contatto con chi è più simile a noi, a chi pur ragionando, qualche volta antepone al totale e rovinoso RAZIOCINIO un pezzetto di CUORE.

    P.S. Ma è vero: il tuo libro profuma!!!

  76. Nicla hai perfettamente ragione. Internet è un preziosissimo mezzo di comunicazione per quello che è il meraviglioso mondo della scrittura e della poesia, che a volte (sigh)rimane fortemente elitario ed eclusivo. Il web invece amplifica i contatti e permette di creare maggiore attenzione verso i fenomeni e le tendenze della società letteraria attuale.
    Sarebbe bellissimo se gli editori prestassero più attenzione ai giovani scrittori, o a tutti coloro che scrivono e producono racconti e poesie divulgate nel web, investendo su di loro, con coraggio…
    Il futuro della letterantura è questo…da non sottovalutare, se la si vuole sempre fiorente e vigorosa, come tutti ci auspichiamo.
    Saluti

  77. Caro Robert, questo argomento sulla corrente letteraria è importantissimo.
    Leggo migliaia di opere ogni anno da tanti anni ormai per il Premio Letterario Internazionale Il Molinello, da dove passano tutti gli autori dell’editoria italiana e non italiana soltanto, (ci sono anche libri tradotti), dai giovanissimi ai meno giovani e poi ci sono i racconti e le poesie inedite. Tantissime e molto belle. Ci sono gli scrittori di internet. Al tuo bellissimo “Concorso di emozioni” hanno partecipato in moltissimi e tutti molto bravi: italiano corretto, stile fluido, incisività e… il mondo degli affetti. Emozioni allo stato puro. La vita narrata in un fluire di armonia e bellezza. L’Italia, posso dire, ha in assoluto il primato della poesia, quella dettata dal cuore e questo esercito di poeti e scrittori ha una grande forza: quella di cantare in coro l’amore come voce unica ed essenziale per la sopravvivenza della specie umana, per la sopravvivenza della legge del cuore.
    In Manuale di Mari e nel Blog degli Autori si leggono opere bellissime e commenti altrettanto belli. E in queste voci che si elevano alte, c’è la nostra storia, ci sono le nostre vicende contemporanee che non devono andare perdute.
    Ho letto, ho letto tantissimo di tutti Voi e ne è nata una mia ferma convinzone che proprio agli inizi di questo terzo millennio si stia delineando in maniera sempre più marcata una nuova tendenza letteraria, una nuova corrente che io definirei: “Verismo – romantico”.
    Anche il grande Mario Luzi mi accennò di questo fenomeno un anno prima della sua scomparsa dopo aver letto il mio romanzo “l’ultima canzone d’amore” e non aveva ancora letto gli scrittori di internet.
    Verismo – romantico perché, qualcuno mi chiederà. Ecco la risposta: “perché c’è una cosa che unisce tutti gli scrittori di internet, quella di avere la capacità di comprendere la propria verità di vita e di riproporla in una scrittura armonica trascinando il lettore in un’atmosfera dove chi domina sono le emozioni. E’ un po’ come hai scritto tu, caro Robert, in un comemnto che hai lasciato nel mio Blog. Riporto le parole esatte: “come cogliere in ogni attimo di vita quella segreta scintilla di poesia che rende meravigliosa l’esperienza umana”, a cui, aggiungo, non vengono sottratti i valori. E per questo Verismo – Romantico, perché l’uomo di oggi ha tutta la consapevolezza del suo essere in un mondo in perpetuo cambiamento tra storie che si dipanano tra un sorriso e una lacrima, anche quando si sente non compreso dagli altri, anche quando cammina da solo per strada e il mondo gli sembra estraneo, perché a colpirlo è l’indifferenza, la noncuranza, la trascuratezza,la non vigilanza. In un mondo dove non esistono più certezze, l’uomo di oggi ritrova se stesso e la sua certezza: quella di possedere un cuore che batte in sintonia con l’universo di cui è figlio.
    Gli scrittori, le scrittrici di internet aprono il Computer, e da soli, nel silenzio della propria stanza, parlano di sé, di getto. Questa è la loro forza che li rende grandi e invulnerabili di fronte all’indifferenza o alla crudeltà certe volte del mondo. Gli scrittori di internet lanciano il loro appello, il loro grido, ma tutto in pura, suadente e persuadente poesia. Il tutto in uno stupendo REALISMO – ROMANTICO che, ai nostri giorni, non può che catturare il cuore.

    Nicla Morletti

  78. Nicla grazie. Credo che dovremo cominciare a riflettere e dibattere su questo argomento della corrente letteraria. In verità, il web ci aiuta a scoprire tendenze che nella società letteraria tradizionale possono solo marginalmente manifestarsi ed emergere se non sono opportunamente colte e mediate da editori ed operatori culturali.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

 Togli la spunta se non vuoi ricevere un avviso ogni volta che c'è un commento in questo articolo
Aggiungi una immagine

Fiera dei Libri Online

spot_img

Manuale di Mari

spot_img

Ultimi post

Altri post