Difficili, impossibili amori


Francesco provò un moto dell’animo mai sentito. Una specie di tenera, dolce, estatica felicità. E sentì intorno a sé il canto della laguna, la carezza del vento e tutta quanta la vita che pulsava intorno.
Percepì in un attimo che la risposta a tutti i suoi perché risiedeva solamente nel suo cuore, e che lì si celava il segreto della natura e delle cose.
Fu come un lampo, fulmineo, abbagliante: dopo tanti anni di ricerca, capì di aver scoperto la “verità”. L’aveva cercata  tra le pagine dei  libri  ingiallite dal tempo, tra le mura del monastero, nel volto triste di sua madre, nel groviglio dei propri pensieri. E quel giorno, quasi all’età di quarant’anni, guardando gli occhi di Isabella, aveva capito. Aveva compreso la forza dell’amore, intorno alla quale tutto si muove e tutto procede, lentamente, passo passo, inesorabilmente, attraverso i secoli. La grande forza dell’amore tramite la quale Dio stesso aveva dato origine al creato, al fluire del tempo, al susseguirsi delle stagioni, alla vita di tutti gli esseri umani, così travagliata, ma allo stesso tempo così affascinante. Tortuosa come il letto di un fiume, ma certe volte chiara come l’acqua del mare sotto i raggi del sole.
Le arcane paure svanirono e si sentì saldo come una roccia. Il mondo non era più suo nemico, ma suo grande amico. E tutta quanta la natura, compreso il canto tenue che si sprigionava dalla città, fece vibrare il suo essere. Sapeva bene che si trattava di un momento magico, che quel suono non tutti lo potevano udire, ma chissà… Se gli uomini avessero imparato ad ascoltare la voce della propria anima, forse l’avrebbero sentito:  tenue, soave, armonioso…
Guardarono le stelle in cielo:
“Cosa ci sarà oltre?” disse Isabella.
“Dio” rispose Francesco.
L’ultimo viandante, passando per caso di lì, notò due sconosciuti baciarsi al chiaro di luna, nell’angolo di una via. Poi li vide scomparire dietro un portone.
Al piano di sopra si accese una luce.
Incuriosito, rimase ancora ad aspettare. La luce si spense ed egli riprese il cammino, ripensando ad alcuni versi che aveva scritto anni prima:

E’ giunta la sera,
varie immagini tornano
alla mia mente stanca:
alcuni suoni,
voci smorzate,
sussurrìo di foglie
e poi…
il silenzio assoluto,
l’oblio della notte.
Domani ricomincerai a vivere.

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152 Commenti

  1. Gentile e grande Nicla,
    il suo stile è riconoscibile sin dall’inizio… desta maestria, raffinatezza letteraria, con molta naturalezza, a mio avviso tutto ciò è dentro di Lei come una sorgente viva.

    Francesco ha scoperto il suo quarto Chakra (vortice energetico che ogni UOMO ha ) quello che mette in contatto i tre inferiori (materialità) con i tre superiori (spiritualità) è il chakra del cuore. Ad esso è correlato l’umano diritto di amare ed essere amati. E’ collegato all’elemento aria che, metaforicamente, consente all’Amore di librarsi ed espandersi in ogni direzione. Se tutti gli uomini e le donne arrivassero a conoscerlo e custodirlo nel tempo, il mondo non avrebbe bisogno degli “F35” perché sarebbe Veramente Evoluto! Lei lo ha saputo descrivere come sempre con eccellenza.
    Buona continuazione Franca Fasolato.

    “VOI siete la luce del mondo…
    non si accende una lucerna
    per porla sotto il moggio,
    ma sopra un candelabro
    affinché splenda per tutti”.
    Vangelo secondo Matteo.

  2. la forza dell’amore, intorno alla quale tutto si muove e tutto procede… il mistero dell’amore, sentimento che ci tormenta il cuore e ci ristora l’anima… “difficili e impossibili amori”, parole che catturano la mia attenzione perchè è una definizione che purtroppo conosco… nonostante le delusioni credo che parlare, scrivere e leggere d’amore porti nel cuore emozioni positive ed entusiasmo…

  3. Carissima Nicla, ho ricevuto oggi il tuo libro!
    Ti scrivo per ringraziarti! E ti ringrazio anche per la dedica!
    Un caloroso abbraccio,
    Maria

  4. da queste righe si capisce subito che questo romanzo è da “bere con gli occhi” ,romantico,affascinante ed intrigante,così pieno di particolari che rende facilissimo al lettore il compito d’immedesimarsi nel personaggio e viversi questo bellissimo romanzo…in bocca al lupo e complimentoni sinceri!

  5. Gli amori sono sempre difficili, impossibili… altrimenti non sarebbero amori veri!
    Una delicatezza incredibile in queste poche righe, e la voglia di leggere tutto il libro prende il sopravvento!

  6. Complimenti Nicla, hai descritto la fragilità di un uomo (Francesco) che accanto alla sua Isabella si sente saldo come una roccia. Perchè? La forza dell’amore a cui assiste il viandante supera tutta la negatività che lo circonda fino al punto che, si sente un suono magico nell’aria che altri non riescono ad udire, ma non solo il mondo nemico ora diventa tutto amico e ricomincia a vivere una vita nuova all’età di 40 anni. Francesco si rende conto che per anni si è guardato intorno senza saper “osservare” ed ascoltare la voce profonda della sua anima e scoprire i segreti del suo cuore. Saluti.

    • Cara Alba,
      molto interessante e ben scritto il tuo commento. E’ vero, la forza dell’amore a cui assiste il viandante supera ogni negatività. E pare spandersi nell’aria una dolce melodia che gli altri non riescono ad udire.
      E’ la magia dell’anima. La voce del cuore che si risveglia. Quando si ama si diventa più buoni e il mondo è nostro amico.

      Un affettuoso saluto.

  7. Gent.ma Nicla,
    ho già avuto piacere di leggere qualche suo libro, ma dalle poche parole pubblicate non riesco a comprenderne la trama e la storia, probabilmente aleggia tra il sacro e il profondamente umano di ognuno di noi.
    Mi piacerebbe farne lettura.
    In bocca la lupo.
    Sabato P.

  8. Carissima Nicla, ho sentito parlare talmente tanto del tuo libro Difficili, impossibili amori, e con molto piacere ho letto questo stralcio. Inutile nascondermi…vorrei tanto poterlo leggere e te ne sarò grata se vorrai farmene dono!
    Maria Di Grumo

  9. Gentile Signra Nicla

    Ho avuto la gioia di leggere già un suo libro ” IL TEMPIO DEL SOLE” le pagine scorrevano veloci sotto i miei occhi per vedere come andava a finire il romanzo, dato che la trama era piena di misteri .
    Dalle parole che ho letto in questo stralcio di ” Difficili, impossibili amori” immagino già la suspense che in nome dell’amore ha saputo creare.
    Mi ha affascinato la frase che dice Francesca guardando le stelle:
    ” CHE COSA CI SARA’ OLTRE ? ”
    ” DIO ” – rispose Francesco
    Anch’io guardo spesso il cielo per essere più vicina a Dio, e per trovare un aiuto nei momenti tristi e bui che incontriamo lungo i sentieri della nostra vita.
    Penso che In questa domanda e nella risposta sta tutto il nostro senso del vivere : le incognite e le certezze…
    Mi piacerebbe leggere come e perchè questi amori sono difficili e impossibili.

    Cari saluti
    Maria Luisa Seghi

  10. Cara Nicla,
    nel’incipit della sua Opera si coglie ‘il femminino’ presente
    nelluomo, una realtà non usuale, che quando emerge,
    tra le brume della ‘virilità’ colisce e incanta.
    A lasciar affiorare tale aspetto poetico, complesso, intrigante, non è
    la sua natura di Donna scrittrice, ma la capacità della narratrice di
    divenire uomo e di attribuirgli connotati diversi da quelli che gli
    vengono riconosciuti solitamente.
    L’estratto è avvolgente, setoso, come spuma di mare. Invita a credere
    nella sofferenza maschile, nella profondità delle sue strutture psicologiche,
    nella volontà di appriopriarsi dell’amore desiderato con forza e levità.
    Lo stile è altamente lirico, come ho già avuto modo di rilevare negli altri suoi testi,
    ricco di pathos, di levigature, di spiragli narrativi, che inducono a immaginare
    il seguito della storia.
    La poesia è il cammeo incastonato nella storia…
    Lei ha la caratteristica di volare alto e di far volare!
    Grazie!

  11. Ogni amore e’ possibile. Anche quello impossibile. Non esiste ostacolo al suo sorgere. Le barriere nel durante non fermano il moto del cuore. L’ amore e’ senza confini, anelito di spirito, non si puo’ annichilire. Se l’ uomo cerca di ostacolarlo, la diffusione esplode.
    L’ amore ‘ un’ esigenza della persona.
    Nicla, nel presente romanzo, mette in risalto il suo risvolto erotico. E’ bello anche l’ amore colorato di passione (carnale). Ma attenti ad evitare verniciature pesanti. Altrimenti diventa piacere, istinto.
    Ed e’ una caricatura dell’ amore.

    Gaetano . .

  12. L’amore può avere una forza travolgente… spero di ricevere una copia di questo libro per leggere questa Sua storia d’amore e lasciarmi coinvolgere…

  13. Dall’estratto del libro riportato si capisce bene che è l’amore il protagonista del libro, anzi gli amori difficili e impossibili.
    Un libro è ben scritto tanto che mi sembra di essere li con Francesco a respirare la carezza dl vento.
    Spero di poter scoprire anche io la verità, la stessa ceh fulminea scopre lui e che questa mi aiuti nella mia vita.

    Spero di poter leggere la storia per intero e di ricevere una copia del libro.

    Intanto complimenti pe ril bellissimo romanzo e auguri!

    Stefania C.

  14. Commento pervenuto all’autrice dalla redazione di Siena del Quotidiano Nazionale La Nazione:
    “L’incanto o l’incantesimo d’amore è come un diamante, è per sempre, ed il suo ricordo te lo porti dietro fino alla fine. Nel tempo e nello spazio.”

  15. Cara Troppogenuina, grazie per il bel commento. Stupenda la frase “Io vorreri che il mio Dio avesse l’aspetto dell’amore, quello che va oltre. Oltre.
    Ho visitato il tuo blog. Mi ha colpito “La bella Elena”, storia di un’anima, così vera e commovente, raccontata con un bello stile.

  16. che dire…forse oltre non ci sarà Dio… o forse un Dio personale in cui ognuno di noi si identifica, magari questo dio avrà il peso dell’amore o la sostanza delle proprie scelte. Io vorrei che il mio avesse l’aspetto dell’amore, quello che va oltre.
    Bello davvero il brano.

  17. Per Terra di nessuno – saluti dalla mia terra con un brano per te:
    “Vi è una linea che divide il cielo dall’oceano.
    Qui vi è Dio. Egli giace tra il bene e il male, la luce e l’oscurità, la malattia e la salute
    e in tutte le altre dualità.
    E’ per questo motivo che io amo osservare
    il cielo che bacia l’acqua:
    mi ricorda la Sua Presenza nascosta”.

    Paramahansa Yogananda

    Nicla

  18. Oltre il sè, il Sè.
    Anima e Spirito il risveglio dal sogno.

    Come Pupi epici recitiamo sul palcoscenico della vita una rappresentazione inevitabile, ogni Orlando cercando la sua Angelica.

    La consapevolezza ci permette di navigare nell’oceano delle dualità, seguendo la rotta giusta e la Conoscenza di perderci nell’attimo Infinito dell’ “estatica felicità”.

    Buon viaggio, viandante solitario.
    I.

  19. Sapeva bene che si trattava di un momento magico, che quel suono non tutti lo potevano udire, ma chissà… Se gli uomini avessero imparato ad ascoltare la voce della propria anima, forse l’avrebbero sentito: tenue, soave, armonioso…

    Quel suono così pieno d’Infinito che respira di luce e di molto altro; imparare a seguirlo è dono d’incanto.
    Un racconto dall’intenso fluire di emozioni da ascoltare.

    Seguirò i commenti, in attesa di trovare il libro.

  20. Alanis, anche tu qui. La sentirai quella consapevolezza se la cerchi dal profondo del cuore. Arriva sempre il giorno o l’attimo, fra i tanti giorni della nostra esistenza, in cui accade un miracolo nuovo, non importa quando, non importa quanto tempo è passato. Noi, viandanti solitari, siamo qui, a percorrere i sentieri della vita. Noi siamo qui.
    Un abbraccio
    Nicla

  21. molto bella questa lettura
    mi piace leggere chi arriva a quella consapevolezza che vorrei sentire io nel profondo della mia anima
    riscire a sentire con gli occhi quella verità che aspettavamo da tanto e non importa quanto tempo è passato…e poi secondo me certe cose arrivano così all’improvviso senza nessuna spiegazione …

    complimenti!
    Ciao
    Alanis

  22. Cara Nicla, ti ricordi cosa scrivevo solo qualche giorno fa? Ci vuole una luce più forte.

    L’abbiamo trovata questa luce. Tutti insieme, nella memorabile presentazione del tuo romanzo.

    Ma non è finita, ora raduneremo gli amici del gruppo di lettura e ci daremo appuntamento qui, commentando questa volta l’incanto provato e non solo quello immaginato.

    Insieme a te, cara Nicla, ringrazio pubblicamente tutti gli amici lettori ed autori che ci hanno seguito in questa spumeggiante due giorni letteraria. Siete stati tutti veramente splendidi, emozionanti, indimenticabili in ogni vostro intervento.

    Siete stelle di una vasta luminosa costellazione a forma di cuore.

    Robert

  23. Molto intelligente la tua domanda, Miles. gloriosus. L’autore si mette sempre in gioco. Ed è osservato, certo che è osservato e lo sa bene. Questa presentazione ne è una prova evidente. Ma prima di scrivere il suo romanzo osserva e ascolta molto. E pensa molto. (Anche tu scrivi e sai cosa vuol dire.) Poi raccoglie. Oggi ho raccolto frasi stupende da tutti voi. E questa è una benedizione, credimi.
    Un abbraccio
    Nicla

  24. Stupendo, Terra di nessuno, quello che hai scritto. Verissimo: il viandante che sa osservare è anche colui che ha imparato ad ascoltare.
    L’osservatore e l’osservato: i due aspetti di un intero. Starei con te a parlare per ore, ma il tempo stringe. Già, il tempo. Passato, presente, futuro. E l’istante di poco fa non c’è più. E nememno il pomeriggio appena trascorso e ieri e l’altro ieri dove sono? Momenti finiti nell’infinito dell’universo, immensa culla dove sono racchiusi per sempre i nostri pensieri, le nostre essenze, il nostro piccolo e grande io. Ed io sempre viandante solitario in cerca di storie, di personaggi, di albe e tramonti, di piccole e grandi luci. Io, viandante solitario che cammino sulla riva dei miei pensieri, assorto, mentre la rugiada mi bagna e il sole mi scalda e il vento mi scioglie i capelli…
    Ti abbraccio
    Nicla

  25. Cara Nicla mi fa piacere apprendere che il Blog degli Autori e questa rubrica sono stati di tuo gradimento, affascinandoti e immergendoti in questo sogno magico, silenzioso, dove parlano le anime.
    E’cosa bella, quando dici che senti il calore dell’anima di ogni singolo autore che ti ha fatto compagnia.
    Rinnovo i miei ringraziamenti per essere stata presente tra noi, avvolgendoti affettuosamente in un abbraccio

    Nicoletta Perrone

  26. Il viandante che sa osservare è anche colui che ha imparato ad ascoltare.

    Il viandante ha imparato a riconoscere la natura di “sogno” della vita, e va oltre.

    Francesco ha imparato, calmando il cuore, a sentire “quel suono che non tutti potevano udire”.

    L’osservatore e l’osservato: i due aspetti di un intero.

    Io credo, che se riuscissimo a vivere ciò che è per Natura, e a lasciarci trasportare dalle correnti, senza troppa resistenza, la forza stessa di quelle correnti farebbe esplodere l’involucro dei nostri limiti.

    Per essere, finalmente sostanza senza apparenza.

    Dobbiamo farlo, se davvero vogliamo amare, ed essere amati.

    Un abbraccio,
    I.

  27. E lascia sempre senza fiato l’Amore.
    Che sia sussurato, gridato, sopito, irruento. Quando sa essere vero, difficile è commentarlo. Lo Senti. Ne resti abbagliato.
    Grazie Nicla per averci donato questo squarcio di cielo che ti porti dentro. Per essere qui con noi in questo angolo.
    Ho visitato il tuo sito, non ti conoscevo. Un grande regalo l’averti trovata.

    Un bacio.

  28. Cara Luna70, nel leggere il brano ti è accaduto come a Pino,e questo è importante, è importante sapere cosa colpisce di più il lettore per migliorae ancora nello scrivere. Grazie mille.
    Nicla

  29. E’ vero, Nicla.
    E’ bello poter essere qui e condividere con tutti questo nostro sentire, comunicare una parte di noi agli altri, lasciare che le anime nostre si sfiorino.

    Un abbraccio a tutti e a te in particolare,
    Marilena

  30. Complimenti, Nicla!

    Questa breve lettura del tuo racconto mi fa intravedere in esso la delicatezza e la tenerezza del sublime sentimento dell’amore unite alla potenza e alla forza che solo l’eternità sa imprimergli.

    Mi ha particolarmente colpito, poi, la figura del viandante.

    Sarà perchè credo che ognuno di noi, in fondo, incarni questo personaggio durante il breve o lungo viaggio della propria vita.

    E, come quel viandante, incontriamo ed osserviamo, al chiaro di luna o di fronte ad un mare cristallino o in un remoto angolo d’una via sconosciuta, l’Amore in tutta la sua purezza e con tutta la sua potenza evocativa, capace di trasportarci nel “silenzio assoluto” e nell'”oblio della notte”.

    Bellissimo!

    Un affettuoso saluto a te e al carissimo Robert.

    Buona serata
    daniela

  31. Robert legge tutto. Ascolta.

    Ammira questo vasto mare proprio come dalla prua di un antico galeone e si lascia avvolgere da “un profumo che ha in sé tutti i fiori della terra e l’odore del vento e quello del mare quando infrange sugli scogli le sue onde”.

    Grazie Nicla, Signora della scrittura e del cuore.

  32. Cara Nicoletta, l’ho scritto anche a Pino. Qui, in questo luogo di poesia, le anime non si vedono, ma si sfiorano e poi si toccano. E’ un’esperienza unica dialogare così con un pubblico attento. Sono abituata a presentare i libri in mezzo al mormorìo della gente, nelle piazze, a migliaia di studenti, con il microfono per farmi udire meglio.
    Ma qui è silenzio, riflessione, attenzione, e poi parole cariche di magia si rincorrono nella rete e dialogo con ciascuno di voi e pure è silenzio. La parola e il silenzio ed io in mezzo a voi. Non posso vedervi, non posso toccarvi, ma vi sento, percepisco la vostra anima, forse di più. Ho visitato molti dei vostri blog. Che emozione sempre nuova. Mi trovo all’inizio di un nuovo romanzo, ho l’impressione di vivere in un’altra dimensione, so tutto e non so forse nulla di voi, eppure percepisco la vostra anima. Quale esperienza più grande di questa può fare uno scrittore? Ma Robert, dov’è? Dove è finito Robert? Forse in un galeone spagnolo sulle onde del mare del web? E gli altri? Chissà se qualcuno ha già due righe in prosa o poesia per il concorso emozioni?
    Un bacio a tutti
    Nicla
    Nicla

  33. Mi ha colpita la scena in cui il viandante si ferma a guardare i due innamorati. L’amore colpisce sempre. A volte basta incontrare lo sguardo di due persone che si amano per rimanerne ammaliati. Bell’inizio, complimenti!

  34. Settimana prossima sono in Feltrinelli a Milano e lo cerco. Qui a Brindisi nutro poche speranze… anche se la casa è prestigiosa.
    In bocca al lupo per tutto e un abbraccio
    Pierluigi

  35. Ciao, Pierluigi, eccomi di nuovo qui, in questo luogo di poesia, dove le anime non si vedono, ma si toccano. Sono contenta che ti sia piaciuta la figura del viandande. Leggi tutto il libro. E’ un mosaico di metafore così, o come le chiami tu,ben più che metafore.

    Nicla

  36. Carissima Nicla, mi fa piacere apprendere che hai varcato il mio mondo fatto di mistero, anima ed eros.
    Ti ringrazio di cuore per quello che mi dici riguardo al dono di sentire e la mia scrittura, ne sono onorata.
    Ti abbraccio forte

    Nicoletta Perrone

  37. Il viandante che è ben più di una metafora dell’io narrante è una splendida idea. Serve ad allontanare il focus dai due innamorati, lasciandoli preda dell’indefinito sospensivo e spostando il luogo psichico del narrare.
    Dovrò leggere il tuo libro centellinandolo.
    Ciao
    Pierluigi

  38. Bravo Pino, ottimo il commento sul viandante. Volendo scavare nell’inconscio come faceva Froid con la psicanalisi, lo sguardo del viandande può essere anche quello della narratrice, che ha creato personaggi e storie ed è felice di quell’incontro tra i due innamorati, incontro benedetto da Dio. Un momento di sosta, una luce che non inonda lei, ma fa parte comunque del Tutto e anche della creazione del proprio romanzo. E poi riprende il cammino della vita. “Domani ricomincerai a vivere”. La poesia finale era una poesia che tenevo nel cassetto e che avevo scritto un paio di anni prima di iniziare a scrivere il romanzo. Il silenzio precede sempre l’inizio di qualcosa. Anche per scrivere prima occorre il silenzio, la concentrazione.
    Nicla

  39. Il viandante si sposta da un luogo all’altro, e asseconda intuitivamente la sua direzione. In questo modo coglie l’energia divina: cosa c’è oltre? Dio! Con Isabella e Francesco c’è Dio (il viandante in questo caso personifica la sua benedizione, ad esempio).

    Il suo vuoto è parte della realtà, tangibile. Ma non esiste separazione tra il vuoto e il fenomeno.

    Grazie! Caro saluto, Pino

  40. Carissima Cecilia, hai scritto una frase bellissima: “Scoprire l’amore che attraversa il tempo per farsi riconoscere da noi in un momento particolare, unico. Ho ribadito quaesto concetto nel romanzo “La città delle rose”:
    “All’alba della vita Sapienza danzava, di veli vestita. E Amore la guardava. Ricoprivano le tenebre l’abisso e sulle acque scivolava, come vento che gonfia le vele, lo Spirito di Dio. Scivolava piano, lambiva la terra, l’avvolgeva. E Sapienza danzava, danzava, la corona di gloria tra i capelli.”
    Amore e Sapienza si incontrano ancora dopo secoli in un meriggio lunare. Tremavano le loro labbra, i loro cuori. Amore le sollevò il velo e la baciò, gustò il nettare del suo palato, si inebriò di tutta quella dolcezza. E fu in lei, dolcemente, languidamente. All’improvviso un tuono lontano, un altro, un altro ancora; si alzò un vento impetuoso. Iddio aveva aperto i suoi scrigni e ora come uccelli volavano in cielo le nubi e il fragore del tuono faceva tremare la terra.
    Nicla

  41. Una mano sul cuore, per non sentire quel saluto come un distacco, ma solo un arrivederci, tanto resti a cantarmi dentro la tua canzone… Davvero una bellissima descrizione di emozioni che riesci a far arrivare anche a chi non ha avuto la fortna di viverle, ma solo di conoscerle attraverso te… Grazie per aver descritto quel momento. Nicola

  42. C’è una forza descrittiva avvincente, che per il lettore diventa anche forza introspettiva.
    Scoprire l’amore che attraversa il tempo per farsi riconoscere da noi in un momento particolare, unico.
    E sapere che, oltre l’amore terreno, oltre le stelle, c’è l’Amore di Dio.
    Cara Nicla, non dovrei commentare nulla perchè mi sento davvero piccola, ma ti ringrazio e ringrazio Robert per questa iniziativa.

  43. E’ verissimo ciò che dici cara Terra di nessuno. In una delle prime pagine del mio romanzo “La città delle rose”, ho riportato, non a caso, una frase dalla Prima lettera di San Giovanni: “Iddio è amore e colui che abita nell’amore abita in Dio e Iddio abita in lui…”
    Nicla

  44. Caro Kuma Pino, se ne va gioiendo della vita, il viandante solitario che osserva la finestra di una stanza dove si è spenta da poco una luce e dove forse due anime e due corpi celebrano nella notte il loro incontro d’amore. Osserva la gioia degli altri da lontano, ma non è la sua. Ma c’è un tempo e una stagione per tutti.
    Nicla

  45. Carissima Giardini Di Maya,l’amore non sboccia in noi se non siamo pronti ad accoglierlo a braccia aperte. Bisogna lasciarlo fluire come un fiume nella sua corsa verso il mare. Sboccia nel giardino dei sentimenti e come un tenero fiore ha bisogno di acqua, cure e attenzioni. La paura d’amare certe volte può inaridirci il cuore e questo può avere conseguenze peggiori che essere travolti da un grande amore.
    Nicla
    Nicla
    Nicla

  46. Dedicato alla splendida Nicla, a Robert e a tutti gli autori di questo blog.

    “Molte anime, ansiose e impotenti, si domandano perché mai l’amore voli da un cuore all’altro; le anime risvegliate sanno che il cuore non è incostante quando ama persone diverse perché è l’amore per l’unico Dio-Amore, che è presente in tutti i cuori”. -P.Y.-

    Ciao a tutti,
    I.

  47. Della dualità ci libereremo, infine, e torneremo all’Uno infinito.

    Respiro sospeso.
    Tuono: ed è tempesta,
    sovrasta i cieli
    liberi, tersi e certi.
    Irti e stretti sentieri
    ieri ho attraversato:
    è stato. Oggi, il vuoto
    otto volte il suono:
    e sono. Raggio di corolla
    all’alba: sequenza cromatica
    statica mai, nella vista oltre
    la materia. E’ vastità
    da conquistare immersi
    sospesi, nel silenzio
    che è Parola.

    Terra di nessuno

    Cara Nicla, ho letto le recensioni alle tue opere e, come “intuizione” voleva, è stato davvero, un gran bel leggere!

    Grazie, per esserci e, per il modo di esserci.
    I.

  48. Un brano meraviglioso, uno stile scorrevole ed avvincente per parole che fluiscono dal cuore e da un sentire profondo e ricco di sensibilità. Complimenti vivissimi, Nicla, mi hai regalato una grande emozione toccando le corde della mia anima.
    E’sempre un momento indimenticabile quello in cui si scopre la verità attraverso gli occhi dell’amore. Perchè è l’amore la sola risposta alle nostre mille domande e ai dubbi che ci attanagliano durante il nostro percorso di vita.
    Un grande insegnamento e monito il tuo, quello di aprirsi ai sentimenti abbandonando ogni difesa, ogni barriera che a volte ci rende ciechi privandoci della “verità”. L’amore è un dono meraviglioso che dobbiamo essere pronti ad accogliere.
    Complimenti vivissimi. Felicissima che il Concorso di Emozioni venga inaugurato da un’autrice di grandissimo pregio e spessore come te.
    Un caro saluto
    Marina

  49. Cara Terra di Nessuno, le anime belle, i simili si ritrovano sempre, anche in rete e cantano insieme con silenziose parole la loro canzone d’amore. “Dio è là, nel punto dell’orizzonte dove mare e cielo si uniscono. E’ là tra la gioia e il dolore, tra il bene e il male, tra il giorno e la notte, tra tutti i dualismi della vita”.
    Nicla

  50. Cara Marilena, mi fa piacere che il romanzo “Giulia, storia d’amore e d’amicizia”, ti abbia accompagnato per tanto tempo e che tu l’abbia sentito tuo. Si scrive per fare un dono agli altri e perché in fondo la storia di uno è la storia di tutti. Viviamo sotto lo stesso cielo e camminiamo sulla stessa terra, respiriamo la stessa aria. Siamo legati tutti alla catena della vita che ci trascina nel suo andare. Sì, è vero il romanzo “Giulia, storia d’amore e d’amicizia” terminava con una poesia stupenda di Nazim Hikmet:
    “Sono cent’anni che non ho visto il tuo viso
    che non ho passato il braccio
    attorno alla sua vita
    che non mi sono fermato nei suoi occhi
    che non ho interrogato
    la chiarità del suo pensiero
    che non ho toccato
    il calore del suo ventre
    eravamo sullo stesso ramo insieme
    eravamo sullo stesso ramo
    caduti dallo stesso ramo ci siamo separati
    e tra noi il tempo è di cent’anni
    di cent’anni la strada
    e da cent’anni nella penombra
    corro dietro a te.

    Ciao, cara, Nicla

  51. Cara Nicla,
    solo ora ho la possibilità di intervenire ancora in questo forum.
    Con grande gioia apprendo che hai letto le opere di Yogananda. Sono una Sua discepola, da molti anni.
    La ricerca del Sè interiore è lo scopo dell’esistere.

    L’Amore è la vastità che accoglie i nostri frammenti. Tutti.

    Tutti cerchiamo la strada da percorrere per ottenerlo, spesso senza esserne consapevoli e il nostro “sentire” l’amore non è altro che il tentativo di spezzare
    l’illusione della miriade dei nostri sè umani.

    Ed è questo che ho letto anche nelle tue parole:
    ” e poi…il silenzio assoluto,
    l’oblio della notte.
    Domani ricomincerai a vivere”.

    Tutto questo, ripeto, è molto stimolante.
    Molto efficace, infine, il modo di porgere il tuo “sentire”: un prologo che promette grandi sviluppi.

    Grazie, a presto.
    I.

  52. Ciao Nicla,
    ho letto ora la tua risposta al mio messaggio. Il tuo libro che mi ha accompagnata per un periodo della mia vita si intitolava Giulia, storia d’amore e d’amicizia. Ricordo che, appena l’ho letto, l’ho sentito mio: era come se quella donna fossi io stessa. Quanto l’ho sottolineato quel libro! Quando leggo, se c’è un passaggio che mi piace lo sottolineo sempre per rifletterci su. Poi grazie a quel libro ho conosciuto le poesie di Hikmet. Tu riportavi alla fine del libro: Sono cent’anni che non ho visto il suo viso…

    Grazie di avermi risposto
    Buona serata
    Marilena

  53. Caro Robert, grazie mille a te e a tutti i visitatori, gli autori e gli amici del Blog degli Autori che oggi hanno espresso le loro emozioni, in maniera egregia, a seguito della lettura del brano. Tutti voi mi avete inondato della vostra luce.
    Grazie.
    Nicla

  54. Carissima Nicla, oggi è un gran giorno per questo blog. Non abbiamo solo presentato il tuo libro, un romanzo che si annuncia bellissimo e che leggeremo e commenteremo nuovamente appena il gruppo di lettura, che si è formato spontaneamente, sarà pronto a riaprire il dialogo. Oggi abbiamo conosciuto anche la grande bella persona che sei. Hai letto tutto, hai replicato ad ogni commento, offrendo infiniti preziosi spunti per scrivere, per leggere e pensare. Tanto che tornerò a leggere i commenti anche domani. Hai illuminato per tutto il giorno il nostro blog con lo splendore della tua anima e l’immensa luce della tua arte.

    Ti ringrazio a nome di tutti i visitatori, gli autori e gli amici del Blog degli Autori.

    Ci hai regalato tanta emozione, poesia e intensità in una giornata che non dimenticheremo mai.

    Grazie, grazie, grazie.

  55. Un incipit che invoglia alla lettura del libro. Sono parole che “scorrono” molto bene e c’è quel “sentire” che non tutti sentono (ma che lascia intuire che l’autrice lo conosca bene), che credo di poter comprendere 🙂
    Aderirei volentieri al gruppo di lettura, ma non ho gli strumenti per fare un acquisto on line…
    Comunque seguirò i commenti… e grazie per l’opportunità 🙂
    Ars

  56. Caro Massimiliano hai detto una cosa molto giusta. L’amore, quello vero, che molte persone non riescono a vivere nemmeno una volta nella vita. Allora davvero beati coloro che anche solo per un minuto o per un’ora hanno provato sensazioni così.
    Nicla

  57. Gli attimi indimenticabili fanno parte di noi perché la nostra vita, come diceva Prevèrt “Non è nel passato, non è nel futuro, non è nel presente: la nostra vita è dentro di noi.”
    Ma accanto agli attimi di intensa felicità e di abbandono totale, c’è un’altra verità. Scriveva Gibran: “Dicono che l’usignolo si trafigge il petto con una spina quando canta la sua canzone d’amore. Così noi: come potremmo altrimenti cantare?
    Nicla

  58. Mi fa piacere Ambra che tu abbia derito al gruppo di lettura. Se vuoi farmi altre domande sono a tua disposizione. Potete farmi le domande che volete.
    Nicla

  59. Cara Ambra, da sempre studio il mio animo e cerco di leggere cosa c’è in quello degli altri. Poi attingo anche dalle mie esperienze. Ma in un romanzo storico come questo i personaggi vanno creati, studiati. E tutto deve essere riprodotto attentamente. E’ un lavoro faticoso. Bisogna amarli i personaggi che creiamo e loro piano piano si portano dietro la loro storia. E noi la scriviamo per mandare un messaggio agli altri. E il messaggio arriva. Tante persone mi hanno detto di ritrovarsi esattamente nel protagonista, proprio come te. Sei nell’immenso, fiore di campo. Sono certa che la forza più grande dentro di noi sia l’amore, altrimenti la stirpe umana si estinguerebbe. Anche la passione di scrivere è amore. L’amore è una scintilla che può accendere grandi fuochi.
    Nicla

  60. Caro Bigi, l’amore è uno stato di grazia, il sesso (da solo), è puramente piacere fisico. Un grande pensatore un giorno mi disse: “Un amplesso, di per sé, è come la pioggia: ti bagna e scivola via. L’amore è come un raggio di sole: penetra e ti rimane dentro.
    Nicla

  61. Mi fa piacere Irina P che questo mio brano ti abbia fatto tornare in mente un ricordo tuo bellissimo. Come vedi, le vibrazioni di cui parlavo precedentemente, esistono davvero. Questo è un luogo, un porto, dove l’anima e la parola vivono sul serio.

  62. Carissima Nicla i pensieri che lasci arrivano come delicate carezze di luna, facendoci vivere grandi magie, sognando ad occhi aperti il momento in cui potremo assaporare le meraviglie della tua scrittura.
    Ti abbraccio

    Nicoletta Perrone

  63. Cara Kary hai colto un altro attimo. Scrivi “E quel bacio fonde le due immagini in una sola”. A volte basta una sguardo, un gesto, una parola.
    Mi hanno detto questa stessa cosa centinaia di lettori.
    Ma come siete bravi!
    Nicla

  64. Cara Nicla,
    non ringraziarti: sono io a farlo per quello che scrivi e per come lo fai. Non ci sono accenni di compiacimento nel tuo scritto e questo è indice di un equilibrio naturale e spontaneo.
    Davvero complimenti a te e a Robert per questa iniziativa. Le idee originali distinguono. Sempre.
    Un abbraccio
    Pierluigi

    PS Aggiungo che hanno anche il potere di muovere “grassroots” l’asfittico mondo dei baroni della Letteratura, depositari per diritto divino della Cultura (le maiuscole non sono casuali)

  65. Nicla sei riuscita a racchiudere in questo pezzo sensazioni che nascono da una grande sensibilità e ogni tuo intervento è un continuo spargere di delicati petali dalla rosa della saggezza…E’ un vero piacere aver letto questo passo, ma io sono curiosa ,quanto c’è della tua esperienza nelle sensazioni di Francesco? Anche tu hai fatto un percorso simile? Hai avuto questa consapevolezza facendoti cullare dalla forza della natura per poi arrivare alla considerazione che la forza è dentro di noi e che è l’amore ?La sottoscritta si ritrova perfettamente nel tuo protagonista ed ecco che la mia bramosia di sapere il tutto mi è
    vicina.Hai scelto veramente un pezzo accattivante non c’è che dire !
    La frase nel mio blog non è mia ,ma ho scelto quel templete proprio per quella frase.Grazie di essere tra noi .
    Ambra la donna qualunque è così che mi ritengo ,come un fior di campo , un granello di sabbia .

  66. Alle elementari, un’ora alla settimana, ci si sistemava in cerchio e la maestra ci leggeva un capitolo di un libro di cui non ricordo il titolo… ma parlava di un paesino, Portmarnock, poco lontano da Dublino. La mia prima vacanza da sola, per caso, fu proprio in quel gruppo di case sul Mar del Nord: Portmarnock…

    A parte questo dolce ricordo della mia infanzia e della mia adolescenza… rimango fortemente colpita prima dalla delicatezza della copertina fiorita di rosa, poi dal “sussurìo di foglie”…infine dalla frase “domani ricomincerai a vivere”: riposo, silenzio, notte. Poi si ricomincia daccapo con nuova coscienza…

  67. Nicoletta, ho una piccola magia d’amore per te, per voi. Un’altra frase: “Si baciarono sotto la pioggia. Trovarono riparo in una grotta vicino al Lago dei Sogni. Lui bevve le lacrime della donna, le sue parole, gustò il nettare del suo palato…”

    Ciao, Nicla

  68. Cara Kykia, gli attimi intensi della vita degli esseri umani se ne vanno per sempre. Emozioni che vanno catturate e descritte con le parole.I libri hanno un’anima racchiusa tra le pagine stampate e contengono le vibrazioni di chi l’ha scritte. E così è per i pensieri, le riflessioni, le poesie.
    Ciao, grazie, Nicla

  69. Caro PG, grazie per “il fluire lirico in prosa, come un fiume”. Proprio così mi sento quando scrivo: un fiume che scorre tra ciottoli e fili d’erba nella sua corsa verso il mare.
    Nicla

  70. Cara Terra di nessuno, che mi citi il divino romanzo del grande Yogananda, anch’io ho letto le Sue opere e un giorno ho avuto la fortuna di incontrare e intervistare il suo discepolo diretto Kriyananada. Lui mi ha toccato la fronte e mi ha abbracciata. E’ stata per me una benedizione. Poi mi ha detto che l’onnipresenza di Dio è la nostra onnipresenza. La verità semplicemente è. Deve essere percepita da ogni individuo nell’immutabile Sé interiore.
    Nicla

  71. Cara Nicoletta vorrei dedicare a tutti voi un pensiero: “Le stelle sono buchi nel cielo dai quali filtra la luce dell’infinito.E così è per l’amore”.
    Nicla

  72. ….sto cercando di metabolizzare quello che tu scrivi Nicla…Ognuno di noi è alla costante richerca della “verità”…spesso confondiamo il sesso con l’amore…o l’amicizia con il bisogno di possesso…ed accade a volte di aprire gli occhi su qualcosa che abbiamo davanti e non vediamo…E’ ancora troppo presto “commentarti”….seguiterò a leggere e poi….Grazie della tua presenza….Bigi

  73. Grazie del tuo bel motto, Nicla!
    Sono d’accordissimo con te! Non riuscirei a scrivere nemmeno una parola che prima non avessi sentito profondamente. Con la tua presenza mi infondi, e penso valga per tutti noi del blog, una profonda voglia di leggere, di scrivere, di prendere sul serio questa nostra passione per la vera letteratura.
    E’ vero che lo scrivere è catartico perchè mi aiuta ad affrontare meglio la vita di tutti i giorni. E’ una creazione lenta ma progressiva dal nulla, e ciò fa brillare di gioia la nostra anima assetata di verità.
    Ti saluto con affetto. Sono contenta di averti conosciuto. Adesso basta tergiversare (lo dico a me), corro a leggerti (dopo aver acquistato on line il libro, eh, eh…)
    A presto! Elisabetta

  74. Caro PG, sicuramente la nostra Nicla si distingue tra i grandi autori in tutte le sue qualità, poiché dimostra sensibilità, come tu hai appena detto, che non è da tutti, ma la rende speciale proprio per questo.
    A mio avviso, interagire con il pubblico di lettori per un autrice è fondamentale.
    La nostra Nicla ne è la prova vivente.
    Un abbraccio
    Nicoletta Perrone

  75. Grazie a te per essere qui. Sono casi più unici che rari quelli in cui un Autore decida di avere un qualche contatto con il Lettore. Onestamente non ci si è abituati…
    Ma il contatto potrebbe essere modello broadcast (siete stati sul sito di un noto comico genovese?), ovvero “fire & forget”. Scrivo un qualcosa e poi aspetto il flusso dei commenti che s’infrange sul nulla della piaggeria. Il modello televisivo, in estrema sintesi.
    L’interazione vera con l’Autore è altra cosa: denota democrazia di pensiero, libertà dagli schemi precostituiti (non era questo per cui buona parte della Letteratura è nata?) e, soprattutto, grande convinzione che quanto si è scritto non è un pezzo di inerte bellezza ma un divenire interpretato dagli occhi selettivi del Lettore (come narra l’etimologia stessa del legere latino, ovvero scegliere, raccogliere).

    E’ il tuo caso! Grazie di essere qui
    PG

  76. Nel vasto mistero del mondo nascono fiori che nessuno ha mai piantato…e li troviamo lì..tra le pieghe della nostra anima…
    Racconto molto profondo..se ne sentono i profumi di quell’anima che
    torna a sorridere a nuove albe…
    Brava davvero,e naturalmente andrò a comprare il tuo libro…

    Robert…io alzo la mano con te…Bellissima iniziativa…

    Un saluto
    Annaluna.

  77. Ciao a tutti,
    è un piacere avere Nicla con noi e poter leggere quest’opera. Per me è come tornare indietro nel tempo. Anni fa mi è capitato tra le mani un libro di Nicla. Ricordo che avevo partecipato ad un concorso di poesia e mi regalarono quel libro. L’ho letto e riletto: una storia d’amore avvincente che mi ha accompagnata per anni.

    Ritrovo qui la stessa forza, la stessa intensità. Quello che scrivi, Nicla, è vero. Se gli uomini sapessero ascoltare la propria anima… A me è capitato dopo tanto cercare, proprio come il tuo Francesco, di ritrovarmi e da allora la mia vita è diversa. Ora, quando scrivo, è questo che provo a comunicare.

    Grazie, Nicla, per essere qui con noi e per queste tue pagine.

    Marilena

  78. Carissima Nicla, ti ringrazio del particolare saluto.
    Sono contenta che si sia aperta una comunità per mezzo del tuo romanzo, che affronta temi importanti da te appena enunciati.
    Ritieniti libera d’esprimere tutti i tuoi pensieri, i quali daranno modo di far interagire la comunità di amici del Blog degli Autori e non solo.
    E’una cosa meravigliosa quello che si viene a formare in questa rubrica, sono onorata che tu sia tra noi.
    Come tu ben sai, sono poche le persone che si dedicano realmente alla cultura, ma in questo luogo di parole, noterai che è viva, fluente, emozionante, gocce preziose in un oceano come i tuoi scritti e il tuo grande lavoro a cui ti dedichi con passione.
    Ti abbraccio affettuosamente

    Nicoletta Perrone

  79. Ciao Nicoletta! Un particolare saluto a te.
    Trovarmi in questo gruppo di lettura è un’esperienza meravigliosa. Stiamo affrontando il tema dell’amore, dell’immenso, dell’io profondo, del tutto, in maniera armoniosa. E’ un orchestra di note e parole perfette.
    Vorrei dire tante di quelle cose, ma arrivano nuovi commenti e nuove voci svelano altre verità. I pensieri si rincorrono ed io, in mezzo a voi, scopro ancora di più me stessa. Un grazie a Elisabetta, Terra di nessuno, Cinzia, Kykia, Vincenzo, Poeta Notturno, Pia delle Mura, Etain, PG, Elisabetta e tutti quanti
    Nicla

  80. Ambra, è immenso “vedere il mondo in un granello di sabbia, il cielo in un fiore di campo,tenere l’infinito nel palmo della mano e l’eternità in un’ora”
    Nicla

  81. Elisabetta, tu scrivi:”Ci dai fiducia, Nicla, speriamo di meritarla”. Siete tutti molto bravi e meritate più che la mia fiducia. Questo il vostro motto:sentire e scrivere, che poi è anche il mio.
    Scrivere è terapeutico, toglie il male di vivere, esercizza la paura, rende liberi.
    Nicla

  82. Vortice d’emozioni
    mi avvolgono nel profondo
    dell’animo mio.
    Il fluire di immagini
    evocate nel leggere
    poche righe
    mi riporta
    al mio continuo cercar
    risposte ai mille perchè.
    L’immagine del fiume tortuoso
    come l’andar di una vita
    mi calza a pennello
    senza una grinza alcuna.
    Sì è sempre l’amore
    che sboccia e reclama
    nella sua semplicità
    l’essere la verità
    di questa vita.
    Gratitudine avverto
    per chi con poche parole
    e con grande maestria
    ha dissetato l’anima mia.

    Sono rimasta coinvolta assaporando poche righe e già immagino come sarà leggere il tutto con un sottofondo musicale appropriato.

  83. Ho letto i tuoi commenti, Nicla. Anch’io voglio ringraziarti di cuore di essere qui con noi. La tua passione per la bellezza e la verità ci spinge a dare il meglio di noi stessi. E’ uno stimolo a impegnarci, a guardare alle cose che ci circondano con meraviglia e stupore.
    L’anima, la nostra anima, percepisce la bellezza dei sentimenti, la loro unicità, la loro verità, e ci trasporta a contemplare la bontà delle cose. Infondere poi questo lirismo nella pagina scritta è una sfida avvincente, sia per chi scrive, sia per chi legge.
    Tu ci dai fiducia, cara Nicla. Speriamo di meritarla.
    Elisabetta

  84. Il connubio di poesia e prosa mi ha sempre affascinato: ci sono raffinatissimi esempi nella letteratura.
    Nicla permette il matrimonio della poesia con la poesia: come definire diversamente la parti che paiono in prosa? Originale la costruzione delle frasi, apparentemente nervose ma scritte con un linguaggio sereno, che avvicina. Davvero bella la riscoperta del tutto, che folgora l’uomo: un momento che vale una vita intera e che merita gli accenni intimistici, solo apparentemente semplici, che lo circondano. Sfumati i riferimenti alla scena, impossibile da localizzare e, forse anche per questo, ancora più affascinante.
    “La grande forza dell’amore tramite la quale Dio stesso aveva dato origine al creato, al fluire del tempo, al susseguirsi delle stagioni, alla vita di tutti gli esseri umani, così travagliata, ma allo stesso tempo così affascinante. Tortuosa come il letto di un fiume, ma certe volte chiara come l’acqua del mare sotto i raggi del sole.” Un pezzo che ha il passo della grande letteratura e che, solo, giustifica il racconto. Si nota un sentire mesto, con qualche accenno malinconico, ma temperato (travagliata ma affascinante).
    Poi la scena cambia, prende ritmo. Un preludio all’intimità scritto in terza persona e poi reso vivo dalla presenza del poeta-narrante, mentre sfuma la storia dei due innamorati.
    Potrebbe essere un racconto fatto finito, ma affascina sapere che è un meraviglioso “quadretto” di un romanzo. Non ho dubbi, a questo punto, che la tensione lirica di tutto il libro rimanga a questo sublime livello. Troppo naturale (un fluire lirico in prosa, senza impedimenti, come un placido fiume) la struttura di questa perla.
    Chapeau!
    PG

  85. Un’immersione nei sentimenti, mille sfaccettature dell’amore che inseguono e accarezzano fino a sfiorare l’anima.
    L’Amore è la sola Verità, inutile cercare altro.
    Poi tutto diventa tangibile: riusciamo a vedere Francesco, ci giunge la voce di Isabella, si scopre il viandante solitario e ci si riempie delle sue parole.
    Un incipit che senza dubbio invoglia a continuare la lettura.

    Grazie di essere qui con noi, Nicla, e grazie a Robert per l’idea del gruppo di lettura.

  86. Carissima Nicla leggendo il tuo ultimo intervento, hai fatto emergere tematiche importanti attraverso il tuo pensiero, il quale fa rispecchiare, a mio avviso, una grande consapevolezza dell’anima.
    Mi riconosco molto nei tuoi pensieri.
    Grata per i tuoi interventi

    Nicoletta Perrone

  87. Leggendo il brano ho visualizzato la scena, grazie all’intensa descrizione, e mi è parso quasi di rivivere la scena di qualche bel film francese con yves montand. Ho respirato l’aria del protagonista e vissuto i suoi stati d’animo. Brava Nicla!

  88. Interessante, caro Robert, questo gruppo di lettura. Stimolante e creativo. C’è un momento nella nostra vita, un attimo in cui due anime si incontrano e diventano l’una parte integrante dell’altra.
    L’amore è il mistero più grande in questo vasto universo. L’amore che brucia in petto e non rivela mai il suo vero nome e scivola sul mondo come un vento leggero che ha sussurri, suoni, dolci parole. E’ più carezzevole di un’alba di luce e spezza la voce nel silenzio. Soffice e lieve porta fragranze lontane. Il suo canto impetuoso e tenero vaga nell’eternità.

    Nicla

  89. Grazie Marcella, Adorabilecanaglia, Zenzerocandito, Ladyviolet.
    Vi dedico una frase tratta da “Cantico d’amore”: “Le tue labbra, mio amato, sono più carezzevoli di un’ aurora di luce e la mia voce si spezza nel tuo silenzio. I cuori esistono per donarsi l’uno all’altro tra sospiri e lacrime”.

    Nicla Morletti

  90. Ammirata da questo piccolo tratto di romanzo, scritto in modo fluente, il quale sprigiona grande emozione.
    Concordo con la nostra Nicla e Dolcememorie sul pensiero che udire il suono dolcissimo dell’anima non ha eguali in questo mondo, e che tutti dovrebbero ascoltare la grande consapevolezza che riesce ad emanare.
    L’amore emerge in modo toccante, ci mostra azioni e fatti, che ci fanno vivere magie, sogni e realtà che sono carezze per l’anima, in questo percorso esistenziale difficile, dove ci allontaniamo nel pensare al nostro io, quindi alla vera essenza.
    Leggendo la nostra grande scrittrice trovo comunitario il pensiero “anima” di cui anch’io tratto come tematica nei miei scritti.
    Sono felicissima di accodarmi nel gruppo di lettura.
    Un caro abbraccio

    Nicoletta Perrone

  91. Felicità, grazia, Amore, sono fatti di istanti effimeri; così delicati che si ha quasi paura di romperli con una parola di troppo, con un movimento sbagliato.
    Quasi si trattiene il respiro.
    In quei momenti la verità affiora.

    Leggendo questo brano la si sente fiorire dentro, chiara e definita, piccole emozioni come scosse, come carezze.
    E poi da lontano, quando ormai è passata e la si contempla come un viandante solo, inseguendo la scia delle risposte perdute.

    Complimenti.
    E complimenti per la tua idea Robert.

    Un abbraccio

  92. Oggi dimentichiamo spesso la bellezza e la forza che ci scatena questo sentimento, presi troppo da noi stessi finiamo per pretendere e non credere più che ci si possa emozionare ancora…
    Corriamo insieme ai nuovi dogmi stressanti della società che ci ha resi prigionieri del tempo stesso, finendo per non saperlo più gestire. Se ci fermassimo un attimo a pensare…

  93. Iniziativa interessante, Robert.
    Così come il tema trattato in quest’opera (le note trovate sul sito dell’autrice sono molto stimolanti, in questo senso).
    Perciò aderisco volentieri al gruppo di lettura, anche perchè, come ricercatrice di verità ho appreso, negli anni, che il discorso interiore è strumento assai efficace per l’Uomo che vuole esplorare la propria coscienza e, quindi, approdare alla Conoscenza. E, come dice “Dolcememorie”: risvegliarsi dal sogno
    alla Realtà.

    “Ho cercato l’amore in molte vite. Ho versato lacrime amare di separazione e di pentimento per capire che cosa sia l’amore. Ho sacrificato ogni cosa, gli attaccamenti e le illusioni, per imparare, alla fine, che amo soltanto l’Amore”
    Da “Il divino romanzo” di P. Yogananda

    In attesa di immergermi nella lettura del lbro, saluto tutti.
    I.

  94. Ci sono anch’io! Anch’io scrivo romanzi, anche se non sono ancora stata così fortunata da arrivare al pubblico più vasto oltre quello di amici e familiari. Però sento di aver sviluppato “l’occhio” critico, dopo ormai quasi 5 anni che scrivo regolarmente tutti i giorni (bambini permettendo, perchè sono una mamma…). E prima riempivo diari di poesie, storie, ma qui non devo parlare di me!
    L’incipit è buono, soprattutto lo stacco creato alla fine dove dalla descrizione dello stato d’animo di Francesco si passa a inquadrare i due innamorati; questo dà al lettore un senso di realtà, di concretezza dopo il volo compiuto a scrutare i pensieri di lui. In una storia il tratteggio dei personaggi è essenziale. Mi piace pensarla con Terenzio: Sono un uomo, e tutto ciò che è umano mi riguarda.
    Descrizioni di stati d’animo, ambientazioni, divagazioni, riflessioni devono secondo me “incarnarsi” in personaggi concreti.
    Scusatemi questo commento prolisso…
    Un caro saluto a tutti e complimenti per l’iniziativa!
    Elisabetta

  95. C’è un momento nell’universo, nella vita di una persona, di ognuno di noi, in cui raggiungiamo un particolare, indefinibile, inconcepibile stato di grazia. Un istante in cui, i nostri dilemmi, anche quelli che hanno profonde ramificate radici filosofiche e psicologiche, è come se si annullassero e trovassero soluzione. Tutto ci sembra più chiaro, scopriamo l’infinita stupefacente semplicità della verità. In contatto con la nostra anima e con l’universo intero sappiamo chi siamo, qual è il nostro compito, percepiamo il senso della vita. Questo affascinante frangente, questo mistero nell’universo si chiama Amore e finisce per colorare di sé una vita intera perché, anche quando finisce, spegnendosi, come il fuoco di una grande incendio, paradosso della natura, rigenera la terra, la segna profondamente.

    Per molti di noi, forse i più fortunati, anche la stessa esistenza di Dio, dopo il “sussuriio di foglie”, nell’assordante silenzio della verità, trova così la sua più inconfutabile schiacciante prova.

    Stato dello spirito e della coscienza che Nicla Morletti descrive mirabilmente in questo breve brano.

    Se ho capito bene siamo già in quattro nel gruppo di lettura, chiedo conferma: io, Marcella, Adorabilecanaglia e Zenzerocandito.

  96. infinitamente dolce,un racconto bellissimo, toccante….se solo tutti noi ascoltassimo la nostra anima…tutto sarebbe bellissimo.

    E’ giunta la sera,
    varie immagini tornano
    alla mia mente stanca:
    alcuni suoni,
    voci smorzate,
    sussurrìo di foglie
    e poi…
    il silenzio assoluto,
    l’oblio della notte.
    Domani ricomincerai a vivere…

    molto bello come per dire ora sogno domani mi sveglio alla realtà..

    veramente bello,un caldo abbraccio Giusy

  97. Avete mai provato l’emozione di leggere un libro insieme a tanti altri amici, condividendo e confrontando impressioni ed interpretazioni?

    Invito tutti gli amici lettori ed autori che, dopo la lettura di questo breve brano, decideranno di leggere il libro, di comunicarcelo nei commenti, in modo da creare un gruppo di lettura e discussione stabile che possa confrontarsi tutte le volte che presentiamo un libro.

    Sarà sicuramente una bella esperienza ed una occasione di crescita comune.

    Io sono il primo ad aderire al gruppo di lettura, chi altro alza la mano?

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