Ah, l’amore!

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    “Ah, l’amore…cara Giulia!”

    “Per carità, non parlarmi d’amore! Sono tutte chiacchiere.”

    “Ma perché dici così?”

    “Io non mi sono mai innamorata, ma vivo bene lo stesso. Niente complicazioni.”

    “Io invece, se guardo indietro nella mia vita, quasi quasi potrei dire di averne avuto in esubero!”

    “Già, chi troppo e chi niente, sempre la solita storia.”

    “Ma proprio neanche una volta? Nemmeno da ragazzina? Fa’ uno sforzo, vedrai che qualcosa trovi!”

    “Se ti dico di no, è no!”

    “Se proprio insisti…io invece non ricordo di essere stata sola per un periodo più lungo di un paio di mesi da quando avevo dodici anni…è impressionante! Forse mi dovrei preoccupare…”

    “Cosa ti dice la tua analista a questo proposito?”

    “Sostiene che è un complesso edipico non risolto…potevo arrivarci da sola senza spendere un patrimonio!”

    “Già, è vero. Se lo chiedevi a me te lo dicevo gratis!”

    “Grazie, adesso me lo dici?”

    “Tu non me l’hai chiesto!”

    “Bhè, pazienza. Ormai….”

    “Ma almeno ti sei divertita?”

    “La questione non è se mi sono divertita…non essere riduttiva! Certo amare è qualcosa di magico, ma è anche faticoso, te lo assicuro, molto faticoso. Però non ci rinuncerei per niente al mondo!”

    “Non ti capisco…”

    “Vedi, l’amore è strano: è come un peso che ti rende leggera! Sembra una contraddizione, ma..”

    “Come scusa? Come fa ad essere bello un peso….”

    “Lo so, certe volte fa soffrire, ma mica sempre! E poi, secondo me,  è l’ottica che andrebbe rivista: è la mania di possesso che lo rende pesante! Se riuscissimo ad andare oltre…..”

    “Mi sa proprio che sia impossibile!”

    “Dici? Però solo il pensiero di riuscirci già mi rende più leggera! Non credere, ho sofferto molto…e pianto…certe volte ho pure pensato di aver finito le lacrime!”

    “Scusa, ma continuo a non capire…prima affermi che è una cosa magica, poi mi parli di pianti, sofferenze…per me c’è qualcosa che non va.”

    “Cercherò di spiegarmi meglio. L’amore infondo è come giocare alla roulette: tutto è proporzionato a ciò che investi. Se decidi di puntare, sai che potrai vincere, ma anche perdere: quindi, minore è l’investimento e minore è il rischio, ma è anche minore quello che potresti vincere. Mi segui?”

    “Insomma..ci sto provando!”

    “Al contrario, se punti molto, potresti vincere moltissimo, ma anche rimanere al verde! Tutto dipende da quanto siamo disposti a rischiare!”

    “E tu…quanto hai puntato?”

    “Io? Io ho un conto aperto al Casinò dell’amore…credito illimitato! Sono una buona cliente, io.”

    “Che vorresti dire?”

    “Niente, niente..non farci caso. Oggi va così.”

     

    6 COMMENTS

    1. E’ vero un peso che io non smetterei mai di portare ..le lacrime spese per amore in fondo sono le più belle…vorrei anche saper rischiare..ma forse..ecco non farci caso davvero..oggi va così anche a me…..

      Stupendo!!

      monica

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