Un uomo ad una donna


Ho perso la donna amata
anticipatamente
maldestramente
ora non so chi tu ami

non avuto tempo per conoscerti
ho temuto di farlo

vedo dentro me
grandi immagini
grandi indagini
sono un paesaggio in lontananza

ho attraversato strade per conoscermi
ho temuto di farlo

guardo il tuo giardino
che mi avevi aperto
che mi avevi offerto
gli occhi pensosi che mi donasti

ho percorso vicoli per cercarti
ho sperato di trovarti

cerco la tua figura
nelle vetrine
nella vertigine
lo specchio riflette me atterrito

ho vagato nell’etere per cercarti
ho sperato di trovarti

il rimbombo mi accoglie
sempre fedele
sempre crudele
il suono di un trillo accende la speranza.

5 Commenti

  1. … grazie per i commenti… anche se, leggendola e rileggendola, non la sento “appartenermi”… ogni tanto provo a scrivere immedesimandomi in un uomo, questo “piange” per un amore che non c’è più, che lui ha lasciato andare via… talvolta mi annoia scrivere solo di donne, così provo a mettermi anche dall’altra parte…

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