Venere luminosa di Mauro Montacchiesi

Venere luminosa-

Amore
recitami poesie di stelle scintillanti
di primaverili campagne
di tiepidi sussulti di sole
o d’argentee betulle da luce baciate
che guardano ad est.
Così
mentre tu parli
riverbera di luce e calore
fra ialine gocce di vespro
il corallo di fuoco che ammanta il creato.
Fiore iblèo
il ghirigoro di questo tramonto
che tende le braccia all’amplesso serale.
E ad ovest ecco la lì Venere luminosa
della sera prima è la stella
tra cristalli di ghiaccio che fa capolino
a spiar l’innamorate pupille
nell’ora che più struggente volge il desio.
A lei vola un mio bacio
gemma lontana
nell’azzurro ormai blu della notte
dolce fiaccola del giorno che muore
tenero vagito della notte che nasce.
A lei chiedo
effondi le tue note d’amore
falle viaggiare sulle brezze serali
portale a noi innamorati
sempre più folli
della tua notte sempre più schiavi!

***

…Tra la brezza il tempo

Fresca, autunnale, fragrante,
intrisa di rigogliosa campagna,
con ritmato, armonioso, soave scandire,
cade la pioggia ialina,
dai nembi, di grigio piombo dipinti!
Voci, vibrazioni umane,
smettono di propagarsi, nel ciel di librarsi!
Dell’ormai antico, fuori moda calesse,
non s’ode più lo stridulo, cigolante clamore,
né della giovin contadina s’aderge più in alto
la soprana melodia,
la soprana melodia, gioiosa,
del suo agreste idillio!
Festoso, lingua penzoloni,
scodinzolando s’accosta,
un bonario, candido cane pastore,
alla ricerca, chissà, di una semplice,
ma sincera, affettuosa carezza!
Ed il maestoso, smeraldino di pioggia,
sempreverde cipresso,
di guardia alla pieve, più in là,
ad irrorar di resina quel suo magico aroma!
Anatre zuppe di pioggia, fuor dalla corte,
correndo, scuotendo le ali,
libere e felici starnazzano!
Passa ansimando, sbuffando,
pittoresca, una locomotiva del tempo che fu!
Dal campanile della struggente, romanica pieve,
d’un cupo acuto,
si disperde tra la brezza il tempo,
simile al respiro d’una vita lontana dalla luce!
In controtempo con lo scandir della pioggia,
indisturbati, beccano due passeri solitari,
sui cristalli velati di bruma!

***

Dal libro Venere luminosa di Mauro Montacchiesi
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con dedica autografa dell’autore

2 Commenti

  1. Ah, le donne.
    Illuminano il cammino dell’ uomo e lo deliziano nel giardino dei sensi.
    Assurgono a Veneri nell’ olimpo dei desideri. E profumano l’ amore coi petali della sensualita’.
    Ah, le donne.
    Il cielo nei suoi tre quarti…
    E Mauro lo verseggia cosi’ bene.

    Gaetano

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