Il mare che divide

Mani vuote d’amore
abbandonate lungo il corpo
chiuso in silenzi senza ragione
come  pesanti catene
a imprigionare il tempo
unico legame dell’esistere
Isole di solitudine
senza raggi di sole
cuori induriti dall’odio
Povera la  speranza
brancola nel buio
dell’indifferenza
Muore al tramonto
l’ultimo canto dell’usignolo
e sulla riva solo tracce
di umanità sconosciuta
solo brandelli di anime
abbandonate a destini ignoti
Sui volti il dolore della fuga
sulla pelle il sale di un mare
che divide colori e lingue
sogni e illusioni
finiti sulla sabbia
di terre sconosciute
tra recinti che imprigionano
la libertà della vita.

16 Commenti

  1. Cara Marisa, non per te, ma per chiunque leggerà, voglio chiarire che non è mai il dolore legato alla disperazione degli immigrati a essere retorico e ripetitivo ma le frasi di stile che, spesso, da più parti e sopratttutto da chi “conta”, vengono usate ed utilizzate. Il poeta, invece, non usa frasi di stile, ma dà voce all’empatia che, se non ci fosse, non ci sarebbe poesia. Tu sei stata sulla barca in mezzo al mare e hai portato con te chi ti ha letto con vera commozione. Un abbraccio. Elisa.

    • Cara Elisa,
      Avevo perfettamente capito che le parole non erano rivolte nè a me nè alla poesia, ma al “parlare” del mondo.
      Non avrei mai potuto interpretare diversamente il tuo dire, conoscendo il tuo animo e la tua sensibilità di donna ed artista. Hai fatto bene a chiarire per ogni eventuale equivoco. La mia precisazione era per il lettore in genere, o forse per chi distrattamente si avvicina alla poesia, senza riuscire ad andare oltere i versi. Grazie comunque ed un bacio Marisa

  2. Che dire…ho letto e i tuoi versi respirando l’aria del mare e quella recintata, ho guardato in faccia i nuovi arrivati con cui ho dovuto condividere la stretta striscia di sabbia, ho sentito la triste musica della loro anima dai mille battiti impauriti, ho letto a lungo la linea della vita delle loro mani raccolte in un impronta digitale. Mentre facevo tutto questo le lacrime hanno scavato un altra via, e, con una forte stretta prendevo quelle mani vuote d’amore abbandonate lungo il corpo e ho indicato loro la nuova via…quella verso l’ anima. La mia…la tua…
    Carissima, una lirica che mi ha commosso con dei versi carichi di sensibilita’. Complimenti sinceri, Manuela

    • Manuela cara,
      Le tue parole sono echi d’amore, che solo chi ha toccato con mano realtà così tristi può comprendere.
      La tua bella anima ha saputo cogliere le piccole sfumature che la parola non riesce a rendere. Grazie a te, alla tua sensibilità ed a quanti riescono ad amare senza “riserve” esiste ancora l’accoglienza e la condivisione.
      Marisa

  3. Cara Marisa,esistono problematiche dolorose e note trattando le quali,senza volerlo,si usano parole che, benchè sincere,appaiono un pò retotiche,un pò ripetitive,ma ecco che arriva la poesia,arrivano i versi con la dolcezza delle parole,con il tocco magico del poeta che eleva problemi contingenti,evidenziando i moti dell’animo e l’emozione di cui esso è capace.Complimenti e un abbraccio.
    Elisa.

    • Elisa cara,
      Penso che il “dolore” non abbia colore nè razza … l’abbandono della propria terra, l’ignoto lasciano ferite che non rimarginano facilmente. I nostri italiani di un tempo, i giovani che ancora oggi vanno via per lavoro, lo sanno. Non bisogna stancarsi di ripetere che l'”accoglienza” dell’altro, in ogni situazione, è fondamentale per accettare ancor meglio noi stessi. La retorica lasciamola a chi dell’ amore non conosce il profondo significato.
      E’ giusto che in una società si regolamenti ogni cosa, la legge impedisce il “caos”, ma l’amore è legge universale che nessun tribunale o governo potrà mai insegnare o regolamentare.
      Hai compreso il senso del mio “grido” di sofferenza, per tutti coloro che “vivono” al di là, ai margini del cosiddetto mondo “civile”.
      Il sogno del poeta è che le sue parole arrivino in ogni piega del cuore! Ti bacio Marisa

  4. Ciao Marisa, è molto significativo questo mare che non può essere, come suo solito una distesa immensa, ma va a dividere brandelli di anime con tanta voglia di amare e di libertà. Quelle mani vuote d’amore vorrebbero raccogliere anche sogni, ma svaniscono nella sabbia anche quelli che erano rimasti l’ultima speranza. Complimenti è veramente una bella poesia che rispecchia purtroppo, anche la nostra realtà.

    • Grazie Alba per il tuo affettuoso commento.
      Nella nostra realtà c’è tanto che divide gli uomini, e non è solo la razza, la religione e quant’altro … ma è l’indifferenza, l’ipocrisia, il potere e l’interesse e tutto ciò che fa dell’uomo un essere non da ammirare.
      I sentimenti e la ragione, soprattutto, dovrebbero distinguere gli uomini, renderli “superiori” agli altri nel regno della Natura, ma ritengo che ognuno di noi è in gradao di affermare che il “regno” umano è sicuramente il peggiore. Uno studioso lo ha definito il “cancro” del mondo, nulla togliendo a quanti si sono sempre prodigati per la pace e l’amore, la solidarietà e l’accoglienza dell’altro. Quando incontriamo l’altro dovremmo essere capaci di “condividere” e di guardare a lui come il prolungamento del nostro “essere” … ma quanto tempo ancora dovrà passare prima di potere parlare di uguale dignità e pari diritti per tutti? Un abbraccio Marisa

  5. inutile dire che sei brava, ma doveroso dirti che leggendo la poesia ci si sente poveri di fronte a tanta sofferenza per un minimo di libertà.
    Sei grande!!
    Con infinita ammirazione Mariella

    • Parole troppo importanti per me … il mondo che mi circonda mi “appassiona” e non posso rimanere chiusa nel mio “scrigno” d’oro senza dare libertà a pensieri che nascono da tutto ciò che noi siamo e facciamo. La vita ci porta ognuno su strade diverse, ma sarebbe bello pensare che alla fine ci condurranno tutti in unico abbraccio universale di amore e solidarietà.Grazie Mariella

  6. Commovente…
    riporta a lontani lidi, da cui centinaia di profughi fuggono per trovare raggi di speranza,di effimere chimere, ma ritrovano quasi sempre delusione. complimenti!
    Con affetto Marinella

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