NON NATA

Luna bianca e piena sul mio giardino
fronde di luce emergono
un usignolo ricama il silenzio.
M’immergo nell’ombra
mi celo a quel raggio a quel canto
non voglio dolenti memorie
dalla città che strideva perenne
ove miravo fessure di luce con anelito greve
ove il cuore pulsava nel premio fidando.
Mi duole questa amarezza
mi brucia mi sfianca
mi rende assurda nemica
di quell’ignara luna bianca
Ricerco un sentore un auspicio
a dirmi che non sempre c’è inganno
che l’amore non sempre
è usato falsato sfruttato
per lucro o possesso ostentato
Lo so che Utopia m’ha allevata
che ancora
non nata io sono
ma sempre
anche stanotte
cerco quell’alba incantata.
Esco dall’ombra
sfioro una fronda lucente
forse ancora cogliere posso un sorriso
donarlo fremente fiorito come da bimbo
a chi lacerato
ingenuo
quanto me ha troppo sognato.

5 Commenti

  1. Bellissima, davvero molto molto bella.

    “Ricerco un sentore un auspicio

    a dirmi che non sempre c’è inganno

    che l’amore non sempre

    è usato falsato sfruttato

    per lucro o possesso ostentato”

    Merita una citazione speciale.

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