Piccolino

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    Mi sento strattonare un dito. Mi abbasso di fianco fino ad arrivare con l’orecchio vicino vicino al suo faccino tondo e sussurrando tutto d’un fiato mi chiede "Ma Gesù dov’è che non lo vedo?". Mi rialzo con un espressione un po’ incerta cerando una risposta; lo guardo. Il suo faccino mi guarda e le labbra piccole e sottili scompaiono una nell’altra in un sorriso, e gli occhi si strizzano un po’ nascondendo quei pezzetti di cielo che sono. I riccoli biondi lo fanno assomigliare ancora di più a un piccolo angelo. Un piccolo angelo che non sa dov’è Gesù.
    "Vedi lì dove è il prete? dietro c’è uno sportellino… è come una cassaforte dove si tiene la cosa più preziosa del mondo. Lì c’è Gesù".
    "Ma come fa a stare lì dentro? è piccolo!"
    La sua manina stringe ancora il mio dito, adesso senza tirare.
    Il coro, in un angolo vicino all’altare intona canti pieni di speranza, e i ragazzi che cantano sorridono, mi sembrano tutti felici. C’è un profumo d’incenzo che sale dritto al cervello annebiando un po’ i miei pensieri e non so proprio cosa dirgli. Vorrei fosse qualche anno più grande, per spiegargli che è un Mistero, e deve solo essere accettato. Ma non è che un soldo i cacio che ancora non sa leggere e scrivere, e non accetterebbe mai questa risposta. Dentro il maglioncino rosso adesso sembrano spuntare solo le guancie quasi dello stesso colore, e ancora una cascata di riccioli biondi. Gli occhi guardano lontano ancora a quello "sportellino" che è troppo piccolo per tenere dentro una persona. I miei occhi guardano solo lui, così pieno della Sua luce, così ingenuo, così puro. Vorrei essere anche io così, vorrei stupirmi di qualcosa che non riesco a capire, vorrei… Vorrei abbracciarlo.
    Devo quasi inginocchiarmi per arrivare alla sua altezza. Lo prendo tra le braccia e lo stringo.
    "Senti che bello questo abbraccio? .. Gesù ha messo il suo abbraccio più stretto dentro quello "sportellino" e così può darlo a tutti.."
    Non sono sicura che sia una buona risposta, ma lui si volta e le sue labbra scomapiono ancora una dentro l’altra in un sorriso dolcissimo, e mi sembra d’aver capito io, invece, qualcosa di più…
    Grazie Signore.

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