Avere te compagna

E’ dono inaspettato
l’essere te presente;
qual nuova primavera,
stagione muta in me
ed è ancora il sole
dov’era nero cielo.

Diradano quei freddi
che il solitario vivere
insinua nelle carni
le pupille equoree,
e sembran liquefarsi
cedendo il fresco umore
agli occhi miei assetati.

Solo non sono adesso,
anche se al mio letto
manca ancor il profumo
del vellutato corpo,
se non c’è il sorriso
a risvegliarmi il sonno.

Ecco, ti ho compagna,
ed alle odiate ore
che spesso mi percorrono
m’appresto a dare pace.

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