Voci di mare

 

Una corsa sulla spiaggia
a piedi nudi
sole
costume
oceano
odore di alghe
odore di quicorrevo dietro alla canina
cercavo me
tiravo lontano il bastone
mi riportava col bastone
la gioia
la semplicità un biondo parlava
di barche
di isole
di surf
belloma non lo  ascoltavo
mi  allontanavo
ero in cerca di meun oceano li per me
un’onda dietro l’altra
che mi parla americano
dice cose
tra il si e il no
dice
quello che conta di noi
non è mai andato via
e quello che è andato
non conta più
il mare
parla
tace
inaspettato porta cose
che credevi perdute
ti porta via con sé
ti travolge
ma
se ti specchi
sei tu quello che vedi

—-
Poesia a 4 mani di L. Giarrè e F. Capitani

10 Commenti

  1. il mare è padrone di se stesso, appunto io lo rispetto xchè quando tu sei li davanti a lui è come se il mondo intorno non esistesse. Bella davvero mi piace,complimenti.

    paola dolcissima

  2. C’è un fascino particolare in questa lirica. Piaciuta. Molto.

    “un oceano li per me

    un’onda dietro l’altra

    che mi parla americano

    dice cose

    tra il si e il no

    dice

    quello che conta di noi

    non è mai andato via

    e quello che è andato

    non conta più”

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