Sotto il cielo di dicembre

 

Sotto il cielo di dicembre
fra illuminate strade
e addobbi colorati
gente distratta e indaffarata
volti che si sfiorano muti
senza vedersi
Traffico impazzito
in mezzo alla città 
che frettolosa incede
su marciapiedi festosi
fra vetrine scintillanti
A passi lenti cammino
avvolta in un dolore
pungente più del gelo
cercando di te un’impronta
una traccia da seguire
per afferrarla a mani tese
prima che sfumi nella nebbia

Dove sarai
in questa notte d’inverno
acceso da quali abbracci
accarezzato da quali sguardi
che non siano i miei…
 
-Maya-

4 Commenti

  1. Tutto questo affanno, nel mese di dicembre, è assurdo e quest’anno non lo proprio voluto vedere. Poiché ciò che conta di più è l’amore, che rende speciale ogni giorno dell’anno!

  2. La persona amata può mancarci in tanti mesi dell’anno ma a dicembre, proprio mentre il mondo intero si prepara a far festa, è terribile provare quel vuoto, quello sbandamento dell’anima che la nostra Maya descrive così bene…

  3. Nel cielo di dicembre sono scritte le nostre storie, sono imprigionate le nostre passioni, le nostre domande, la nostra gioia, ma anche la nostra nostalgia. E giuge il Natale nel cielo di dicembre, dove l’autrice, con maestria, segue impronte e scie di un amore. Lo cerca quest’amore tra le strade, tra la folla, nei marciapiedi festosi. Il dolore è pungente. Lui non c’è, ma l’aria e il cielo lo sanno… Tutto intorno sa di questo amore e di quanto Lei cerchi ancora lui. Disperatamente. In un Natale di luci, di aria pungente, di vetrine illuminate.
    Ottima poesia. Intense le emozoioni. Versi profondamente autentici.

    Nicla Morletti

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