Sotto il cielo di dicembre

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Sotto il cielo di dicembre
fra illuminate strade
e addobbi colorati
gente distratta e indaffarata
volti che si sfiorano muti
senza vedersi
Traffico impazzito
in mezzo alla città 
che frettolosa incede
su marciapiedi festosi
fra vetrine scintillanti
A passi lenti cammino
avvolta in un dolore
pungente più del gelo
cercando di te un’impronta
una traccia da seguire
per afferrarla a mani tese
prima che sfumi nella nebbia

Dove sarai
in questa notte d’inverno
acceso da quali abbracci
accarezzato da quali sguardi
che non siano i miei…
 
-Maya-

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GiardiniDiMaya

Marina Ulisse, alias Maya, anima sensibile che ama guardare negli occhi le persone che incontra sul suo percorso, cercando di cogliere l’essenza più profonda che ciascuno cela nel cuore. E negli altri apprezza soprattutto la sincerità, la lealtà e la bontà dei sentimenti
I suoi grandi amori sono la lettura (divora in particolare i grandi classici dei maggiori autori inglesi, francesi e russi), il mare, la campagna, la vita all’aria aperta, la buona musica, soprattutto classica o jazz, il suo Abruzzo, terra genuina e generosa dove risiede la sua famiglia e dove fa ritorno dalla Capitale sempre con immensa gioia.
Di carattere riservato e riflessivo ripete spesso: “La penna è la mia migliore amica e non mi tradisce mai”. Inizia già nell’adolescenza a scrivere poesie affidando alla penna le emozioni, le sensazioni e gli stati d’animo che possono così esprimersi avulsi dai condizionamenti che la vita quotidiana inevitabilmente impone.
Fra i sentieri dei suoi Giardini lascia tracce di sé e dei versi che l’esistenza con il suo divenire le ispira.

4 Commenti

  1. Tutto questo affanno, nel mese di dicembre, è assurdo e quest’anno non lo proprio voluto vedere. Poiché ciò che conta di più è l’amore, che rende speciale ogni giorno dell’anno!

  2. La persona amata può mancarci in tanti mesi dell’anno ma a dicembre, proprio mentre il mondo intero si prepara a far festa, è terribile provare quel vuoto, quello sbandamento dell’anima che la nostra Maya descrive così bene…

  3. Nel cielo di dicembre sono scritte le nostre storie, sono imprigionate le nostre passioni, le nostre domande, la nostra gioia, ma anche la nostra nostalgia. E giuge il Natale nel cielo di dicembre, dove l’autrice, con maestria, segue impronte e scie di un amore. Lo cerca quest’amore tra le strade, tra la folla, nei marciapiedi festosi. Il dolore è pungente. Lui non c’è, ma l’aria e il cielo lo sanno… Tutto intorno sa di questo amore e di quanto Lei cerchi ancora lui. Disperatamente. In un Natale di luci, di aria pungente, di vetrine illuminate.
    Ottima poesia. Intense le emozoioni. Versi profondamente autentici.

    Nicla Morletti

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