Un giorno… forse…

Ero piccola. Avevo circa sei anni quando la matita non voleva proprio saperne di trovare posto tra le mie dita, mentre, sotto al banco, le mie gambe scalpitavano per la voglia di giocare. Poi la maestra m’insegnò…e carattere dopo carattere, parola dopo parola, iniziai a scrivere di animali parlanti e boschi, di fiumi e mari, e di bambini, di mamme e di papà. Mai avrei creduto però, che un giorno con l’alfabeto avrei scritto anche di te.
Di te e della tua voce che si scioglie in me
di te e del sorriso ruffiano di bimbo birbante
Calda è la stagione ma l’abbraccio non dispiace
Accelera il cuore
mentre mani sicure s’intrufolano risalendo la schiena.
Io e te vicini…
occhi negli occhi e
respiro di vita.
Righe che parlano di te, righe che mai leggerai: sono mie!
Dimmi: “Sarebbero bastate per saziare il tuo egocentrismo?”
Non lo saprò mai ma non importa, son forte e sopravviverò alla curiosità.
Un giorno… forse le strapperò queste righe.
Un giorno… forse, quando riuscirò a capire che non sei più qui. Per me.

3 Commenti

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

 Togli la spunta se non vuoi ricevere un avviso ogni volta che c'è un commento in questo articolo
Aggiungi una immagine

Fiera dei Libri Online

spot_img

Manuale di Mari

spot_img

Ultimi post

Altri post