Non posso dirti il tempo oltre le stelle
né quegli immani luoghi del silenzio.
Invece posso dirti dei deserti
o delle feste e del pianto o di guerre.
Ti posso dire i volti della fame,
le rughe d’anime aride, assetate.
E lascia che io mi consumi nel fango
o in un suono o in un canto o in una voce.
Lascia che impari l’amore che cresce.
maggio 2008
Immagine: The confession di Sir Frank Dicksee, particolare