Pioggia d’incomprensione –
Pioggia battente
sulla barriera
di spessi cristalli.
Inutili,
scivolano sui vetri
le parole.
***
Potatura
La mia vita ho potato
con cesoie decise.
I rami secchi
e quelli stenti
ho tagliato.
Solo sani germogli
frutti porteranno.
Chè siccitosa è la stagione
e arida la terra.
***
La Tortora
Appena riconoscibile.
Mucchio di piume,
verso il cielo protese
le rigide zampette.
Fagotto
sul rovente asfalto caduto,
d’auto veloci sfiorato,
sussulta
rimbalza
rotola…
Così è l’uomo.
Affannato ed incurante
della propria e l’altrui
vita.
***
Incantato grazie
Mi riempio
dello stupore dell’alba
che di rosa tinge
della notte le ombre,
dell’eterno sciabordio del mare
sommessa preghiera
di ogni vivente,
della brezza leggera
che di garriti
ancora una volta tornati
riecheggia,
dell’abbandono fiducioso
del cucciolo
con occhi colmi
di nuova innocenza.
E di fiore in fiore,
di vetta in vetta,
di stella in stella,
Ti giunga
il mio incantato grazie.
COME FOGLIE IN AUTUNNO di Ester Cecere – Edizioni Tracce, 2012 pag. 80
Il commento di NICLA MORLETTI
“Come foglie in autunno” è un florilegio di poesie dal titolo evocativo che è metafora di vita e dolce messaggio nella sua tenera malinconia: “Una dopo l’altra si staccano le foglie… E sempre più spoglio resta dei miei affetti l’albero…” La poesia di Ester Cecere si colloca nel grande filone contemporaneo di coloro che non hanno consumato le speranze e non si fanno tradire dall’apparente trionfo del materialismo. L’autrice scava e cerca nel proprio animo generoso per donare ad altri un limpido, comprensibile messaggio d’amore. Un messaggio che si annida nei nostri cuori per farci pensare, sognare ed amare la vita, con la visione di cieli immensi, acque azzurre, voli di gabbiani e barriere coralline, per poi riposare nella quiete di una dolce notte d’estate.