Anima –
Vacillano a volte le certezze
come il dolore di vivere senza vita
nel silenzio
pietoso miraggio
a stento la contesa si nasconde
tanto vasta è la volontà
che d’irrealtà concede il senso
i dubbi smentisce
e nel tutto avverso
dimora l’anima il fiore disfatto
***
Caleidoscopio
Al severo richiamo del maestro
schiocca il tempo la tagliente frusta
(verde brivido nella polvere)
docili tigri premurosi babbuini
cavalli di dame adorni
in spoglia circostanza d’impotenza
su gaie zattere di alberi affannati
verso l’altra sponda del silenzio s’avviano
tra crepe di luce della luna e musica da giostra
folla di moscerini in festa
da clown vestiti
il volto in maschere di raso
il digiuno appaga e il pasto consuma
di false Ultime Cene
fugge dal cielo di gesso lo spettro di smeraldo
tra frastuono e polvere guizza
il serpente del giudizio
dalle pieghe del ruvido sipario l’eco s’ode
del tutto del nulla
può una farfalla nella tessuta ragnatela
prigioniera da cornacchie beffarde
che della primavera il canto spengono salvarsi?
rotola in rigagnoli di fango un fanciullo
cadono gridando “è presto”
man mano che muoiono le foglie
senza supporre inganni
inghiotte l’anima l’ostia della grazia
– tragico evento o fulgida conquista?
oltre la polvere oltre il breve indugio
oltre il galoppare dell’intuito
quando rivela il sole lo squarcio di un giardino
senza correggere crepe o della mente gli orli
in cerca di una prova
attende Ella l’aprirsi di una porta
***
Leggiamo e commentiamo insieme alcune poesie tratte dal libro Sinestesi di Emma Mazzuca, recensito da Nicla Morletti nel Portale Manuale di Mari.