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La voce che resta di Emma Mazzuca



Sono nuda –

Sono nuda come i silenzi tra le parole d’amore
ed ogni mia ferita s’è incarnata nell’anima;
ho trascinato questo corpo sperduto
attraverso oceani di tempeste
esplosioni di vulcani
ed il suo frantumarsi è stato il segreto
di questa densa esistenza
perché da ogni gracile frammento
ha fatto sorgere un sole.

***

Crepuscolo

Nel buio polveroso della notte
dinnanzi al mare che da terra si strappa all’orizzonte
sotto un cielo dove le stelle mutano
in schegge gelide roventi
lì cadere lascerò le ultime paure
e dal mio grembo tiepido di luna
come una vela a sommo di misura
getterò l’anima all’azzardo.

Forse, in quell’istante, lungo dune di sabbia
o nel frantumarsi delle onde estenuate dentro la risacca
come un mosaico sgualcito riposto nella mente
sentirai il frusciare dei miei passi
e dell’ombra diafana della carne il duro peso.

Se i sogni goduti
– assorbiti dal dolce e perverso profumo del sangue
su di te s’avventeranno
e ti vedrai riflesso dentro il nulla
ascolta quel carme che mi fu compagno
e per l’ultima volta
ricorda i miei occhi assetati di vita
e quella luce che non fu solo speranza!

***

Percorso

Nessuno ha segnato la strada che devo percorrere
verso l’incerto
verso l’ignoto.
È la mia strada
solo io posso percorrerla senza poter tornare indietro
perché il vento avrà disperso le mie impronte
sulla cima deserta.

***
Dal libro La voce che resta di Emma Mazzuca

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