Stille di Ghiaccio bollente
Dissolvenze d’arabesco
Sulla pelle profumata
D’estasi gioisco
Mentre cade sul mio corpo
Una goccia brillantata
Dalla “foglia” senza sterpo
Ricamata e rugiadosa
Sul villoso mio arrapato
Come n’ombra ardimentosa
Lussuriosa luminescenza
Nella nostra posa ignuda
Riflettendone l’essenza
Con fioca luce cruda
Di candele ormai consunte
Delle fiamme sono preda
Il respiro è ansimoso
In quell’oasi di pace
E’un sussulto amoroso
Eccitazione quasi atroce
Un fluire impetuoso
Verso il delta alla foce
Nel mare suo tranquillo
Godendo con lo squillo
Dell’amato Mio gingillo