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Dove non arriva la distanza del cielo,
sotto le unghie del destino
nasce sul Tuo ramo
l’arcolbaleno.
Mi ci porti sempre per mano, lassù.
Dalla distanza impaurita dei Tuoi anni,
fra le corse sulle carezze che temi,
nelle fughe maschie fra le mie cosce
in Te io vivo
la Resurrezione