Dove ritorni dopo l’amore?
Dove diffondi l’oro sconosciuto?
Corre un brivido, l’istante è deciso
nello stupore del tempo che si compie.
Tanto vicine le nostre orme
tanto voraci di appetito vitale.
L’istinto rifugge la colpa
mentre dissolvi ogni paura
che lontano saetta dal tuo dono.
La tela si ravviva di colore,
intatto il pensiero non ha certezze.
Ti guardo: arte o vocazione?
Ti assaporerò nell’interezza.
***
Investire la vita. E saperlo.
Il guizzo veloce che ottura le crepe
e le maschere manda in frantumi.
Invade di colpo. E poi abbandona.
Una supplica, quell’alito di salvezza,
sfuma dal limbo intollerabile
e accende il fuoco del contatto
lacerando ogni sottile ragnatela.
Il miracolo non dura. Ma si ripete.
Ribattezza la notte lasciandola a metà.
***
Sei l’Universo che mi chiedi:
era già tuo nel mio linguaggio tradotto,
nel silente gioco rubato all’euforia.
Sei nei versi smarriti e poi ritrovati:
erano già tuoi nella memoria che sfugge,
traccia millenaria segnata sul viso.
Sei un paese di mura cintate
ma non puoi fermare un poeta
se la storia cancella ogni frontiera.
Dal libro Mots d’amour di Bianca Maria Simeoni