Era una splendida e festosa mattinata d'estate dal cielo turchino quando il giovincello Davide Azini, nel bagliore dei suoi anni verdi, si godeva ammirando l'immensità di un cielo limpido e sereno. Se ne stava seduto tutto solo sul gradino della ucciarìa, all'entrata della bottega delle carni, in silenzio, con le braccia appoggiate sulle gambe e le mani che gli sostenevano la testa.
Il giovane indossava...