Arte tramandata al figlio…

alone

…solo… senza un uomo importante
un uomo che ti dava tutto, 
che suonava,
che cantava,
che ti ha insegnato a parlare,
a camminare,
a amare..
poi però se n’è andato…
senza avvisarti,
tu sei rimasto solo,
senza l’uomo che saresti divenuto,
senza un amico, un maestro,
senza un padre…
una sedia libera al tavolo,
un letto sempre rifatto,
una casa vuota..
solo… senza un perché,
tristezza e solitudine,
le tue uniche compagne.
Ogni speranza morta,
ogni ambizione sotterrata,
ogni sogno disperso,
…tutto sen’era andato con lui.
Hai freddo,
hai paura:
lo odi,
lo incolpi,
lo insulti…
poi piangi:
lo amavi molto,
ed ecco che ammetti che ti manca…
il sole risorge,
i tuoi occhi s’illuminano,
la tua bocca sorride,
e tu inizi a camminare…
non sei solo…
lui ti tiene per mano,
canti con la sua stessa passione,
con le sue stesse note,
suoni la sua stessa canzone.
cammini sulla sua musica,
corri sui suoi accordi,
scrivi canzoni su di lui.
Una chitarra sottobraccio,
la voce dei ricordi,
l’amore per il mondo,
e lui è rinato con te, in te..
vivi, sorridi, ami,
canti e suoni,
stessa volontà,
stessa costanza,
stessa arte…
tutto ciò un uomo ha lasciato
nelle mani e nel cuore del proprio figlio.

5 Commenti

  1. Per la lunghezza ricorda quasi i poemi, l’avrei preferita più breve. E’ sicuramente forte e scorrevole, l’immagine poi dei tuoi versi rapisce come un susseguirsi di onde d’emozione.

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