L’inverno alle porte

Ombre sottili
agguantano il sole
di un lancinante mattino.
Sarà il vento del nord
nella tua voce
che gela il mio sorriso
e nei miei passi
ho nascosto un addio.
Guarda,
mi hai raggiunto appena
che già la nebbia ci scivola addosso
separandoci con tacita coltre.
Così attendo il tuo volo migratore
su me.
Oltrepasserai
la linea in fondo ai miei occhi
prima ch’io
abbia potuto ancora sognare
di toccarti il viso
o darti un solo
lungo
bacio
sulla bocca.

10 Commenti

  1. Claudia, penso che la poesia avvicini il sentire delle persone, forse molto più di quanto faccia una canzone ad esempio. Questo perché ognuno legge la poesia con i propri tempi e la propria sensibilità, senza filtro alcuno. Il tuo pensiero mi conferma tutto questo, grazie.

  2. @Mashima grazie di cuore… 🙂

    @Già, Francy, un inverno particolare…

    @Una metafora nata da un vissuto, Massimiliano, e dunque so ch el’amore non è rimasto… grazie 🙂

    @Meg il mio desiderio di viverlo sempre… un abbraccio e grazie

    Grazie a tutti, ed auguri!

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