Specchio di Daria Orma

Specchio –

Dov’è altezza non io potrò contemplare ogni cosa,
dov’è profondo è mistero ed ho timore,
poiché meno pesa l’esistenza alla coscienza
se in superficie resta, e non mi duole.
Non dico perché esporsi dà fatica,
vorrei essere specchio e non mostrarmi.
Conduce alla fuga questa astuta via,
intesa forse qual vigliaccheria.

***

Pavone

Vive d’agi illimitati e colorate vesti
tra mille luci e vento profumato,
e, senza mai voltarsi, con gli occhi verso il sole,
se stesso compiacendo ci racconta
che morto già e sbiadito
è il vivere consueto
degli altri animali della terra.

***

Vuoto

Vuoto è il mio ventre che, vaso d’essenze, albergo di perle era nato.
Tale deserto a pieno la mente ricolma di sorde domande.
Ventoso pensiero trasforma l’aspetto, strappa la rosa, scompiglia i capelli.
Vago, cercando un posto nascosto, spazio che gli occhi ha perduto.

***

Assenza

Avverto la tua assenza,
quale peso incombe grave sul mio petto,
dentro ai giorni e nelle ore in cui ti perdo.
Pare folle la mia mente, poiché mente:
il tuo odore sul mio corpo e le tue mani,
e le labbra e poi il rumore del mattino.
Quando sogno, con il buio da me vieni,
nel delirio mi appartieni.

***

Attesa

Pare attesa questo viverti lontano.
La mia mano, sulla fronte, afferra un sogno,
che ha il colore d’una notte senza stelle.
Quale donna può inebriarsi di menzogne?
Forse il vero è deludente,
è che il sole brucia insano,
se soltanto trovo pace dov’è l’ombra.
Come un sipario celo ogni scena al mondo,
sono una tenda scura e freno la vista.
Nella foschia, dentro ogni spazio oscuro,
chiudo i pensieri miei che a temi danno.

***

Specchio di Daria Orma – Iride Edizioni, 2012 – pag. 68

Il commento di NICLA MORLETTI

Daria Orma, poetessa dal verso elegante e denso di significati profondi, ci offre la lettura di un libro ricco di palpiti ed emozioni che si celano come gemme preziose nell’aspirazione dell’anima. Una raccolta di poesie contemplative che uniscono cuore e mente, spiritualità e materia, fantasia e realtà, in un connubio veramente esemplare e singolare.
Scrive l’autrice: “È di vento questo amore,/che di vento fatto pare,/che collassa, poi s’innalza e mi divora”. C’è pathos e musicalità nei versi, quasi un ditirambo greco. Una carica di profonda sensibilità domina incontrastata nelle poesie di Daria Orma. E la parola diviene più forte laddove l’accento si posa sulla parola “amore”. Un ottimo libro da leggere e gustare perché fatto di poesia vera.

2 Commenti

  1. Non sempre lo specchio ritorna
    l’immagine che ci adorna;
    tal volta dell’ anima e’ contorsione,
    di la’ da ogni illuminazione.
    Daria riflette le grandezze
    e menoma le bassezze
    che il genere umano al femminile
    dipana col suo proprio stile.
    I versi sono eleganti,
    ciascun e tutti quanti;
    gradevole e’ la lettura,
    piacevole oltre misura.
    Richiede solo un’ immersione
    nel silenzio e nella meditazione.

    Gaetano

  2. La poesia al femminile non si può certo definire ma penso che questa di Daria sia molto attenta al sentimento di una donna (che vuole essere specchio senza mostrarsi). Belle!

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