Questa piaga nel petto di Antonietta Pastorelli

COME SOPRAVVISSUTA –

Come sopravvissuta
mi aggiro guardinga
e scruto all’orizzonte
possibili attacchi di navi nemiche
o tempeste improvvise
del mare
che quieto
ora invia
onde ambasciatrici
sulla riva
a cancellare le orme mie
lente
nell’arena ruvida

Come sopravvissuta
scampata alla furia dei venti
su una zattera di fortuna
so di dover presto riprendere
il viaggio
confidando nella bonaccia mutevole
pronta anche a colare
a picco
nella placenta del mondo

E fare ritorno…

***

DOVE POSSO RITROVARTI

Dove posso ritrovarti
se rovistando l’anima mia
non c’è traccia di te

disperatamente
alla ricerca
di palpiti irrazionali
entusiasmi appassionati
innocenza di vivere
follia di vivere,
forse
l’unica possibile

Zavorra ne ho
da lanciare
dalla mongolfiera
leggera
che sale verso
il cielo

sale e si beffa
della gravità

ali grandi
da sogno
ancora ne ho
se pesante avverto
la massa di cellule
che aspettano di farsi
nuvole.

***

Dal libro Questa piaga nel petto di Antonietta Pastorelli

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